Sì della Camera dei Rappresentanti del Maryland alla legge che abolisce la pena di morte. La legge, già passata al Senato, è stata approvata con 82 sì e 56 no. Manca la firma del governatore, il democratico Martin O’Malley, che da anni si batte contro la pena capitale. Il Maryland diventa così il 18esimo Stato dell’unione senza boia.
Il voto di oggi mette fine a tira e molla durato otto anni, ma anche a una battaglia personale del governatore democratico Martin O’Malley. Secondo i sondaggi, la maggioranza dei cittadini del Maryland non è favorevole all’abolizione della pena capitale. Il governatore, che nel suo precedente mandato si era scontrato con la maggioranza repubblicana nel senato del suo stato, ha approfittato stavolta del controllo democratico di entrambe le camere. E adesso, scrivono in molti, potrebbe puntare addirittura alla nomination democratica del 2016, come candidato dell’ala liberal del partito di Barack Obama.
Ma la campagna abolizionista in Maryland ha potuto contare anche su un testimonial d’eccezione: Kirk Bloodsworth, il primo condannato a morte d’America a venir prosciolto grazie al test del Dna. Nel 1985 era stato spedito nel braccio della morte con l’accusa di aver violentato e ucciso una bambina di 9 anni; un’accusa poi crollata nel 1993.
Una legge per l’abolizione dell’iniezione letale è stata depositata anche in Nebraska. Ma pochi giorni fa il parlamento del Montana ha respinto un’iniziativa dello stesso segno. E sono trentadue gli stati americani dove il boia non è ancora andato in pensione.