Marò, rischio di arresto per l'ambasciatore Mancini

Secondo l'avvocato che difendeva in India gli interessi italiani sul caso Marò, i giudici della Corte Suprema potrebbero anche arrestare l'ambasciatore Mancini.

Daniele Mancini
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17 Marzo 2013 - 08.57


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Secondo l’avvocato che ha difeso gli interessi dei marò fino all’11 marzo scorso, la Corte suprema indiana può “teoricamente ordinare l’arresto” dell’ambasciatore d’Italia Daniele Mancini ritenendolo responsabile del non ritorno dei marò in India.

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Intervistato nel programma Devil’s Advocate della tv Cnn-In, Salve, l’avvocato Harish Salve, l’avvocato che fino all’11 marzo ha difeso gli interessi italiani e non ha condiviso la decisione di trattenere in Italia Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha sostenuto che Mancini non rispettando la dichiarazione giurata depositata presso la Corte Suprema si è reso responsabile di “oltraggio alla Corte”.

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L’immunità diplomatica, secondo Salve. non varrebbe per l’ambasciatore perché “la nostra Costituzione stabilisce che tutti agiscano in aiuto e secondo gli orientamenti della Corte Suprema”. In attesa dell’udienza di New Delhi, Salve ha ribadito che molto dipende da come i giudici vorranno regolarsi con lui. Concludendo: “Ma possono, se vogliono, mandarlo in carcere”.

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