È iniziata oggi a Sydney una nuova inchiesta sugli abusi sessuali ai minori, che esamina denunce secondo cui la chiesa cattolica per molti anni ha bloccato indagini di polizia contro sacerdoti nella diocesi di Maitland-Newcastle, a nord di Sydney.
L’inchiesta è stata ordinata dal premier del Nuovo Galles del sud Barry O’Farrell in seguito a dichiarazioni del detective capo di polizia Peter Fox, che ha pubblicamente accusato i superiori di collusione con le gerarchie della chiesa per coprire gli abusi, e di avergli impedito di proseguire le indagini.
Il primo testimone è stato l’ispettore Fox, che ha riferito fra l’altro come uno dei sacerdoti fosse stato avvertito dalla chiesa che era sotto indagine, e come gli ufficiali di polizia allineati con la chiesa fossero descritti fra i colleghi come la mafia cattolica. Saranno chiamati a testimoniare anche esponenti della chiesa e alcuni dei più alti ufficiali di polizia.
L’inchiesta, presieduta dal pubblico ministero statale Margaret Cuneen, è separata da quella in corso a livello nazionale e ordinata dal governo federale, che indaga su chiese, enti di beneficenza, governi locali, scuole, organizzazioni comunitarie come boy scout e club sportivi, e sulla polizia, e anche dall’inchiesta parlamentare nel vicino stato di Victoria sugli abusi commessi nelle diocesi locali.