Nuova polemica laicità in Turchia, dove un gruppo di studenti islamici dell’università tecnica Yildiz Universitesi di Istanbul ha ritenuto opportuno “censurare” sul campus i cartelli pubblicitari di una ditta di biancheria intima con una modella in bikini, provocando un “caso” nazionale.
Gli studenti islamici hanno coperto fino al volto la modella seminuda con pannelli di carta bianca. Le foto del colpo di mano per togliere di mezzo l’immagine “immorale”, diffuse su internet dagli stessi censori, hanno subito provocato una valanga di reazioni degli studenti laici, e la stampa nazionale si è impossessata del caso, visto come un ulteriore dimostrazione della crescente islamizzazione del paese sotto il governo del premier Recep Tayyip Erdogan. Una questione molto sensibile dopo che fra l’altro la settimana scorsa è stato imposto un nuovo severo giro di vite sull’alcol.
Il rettorato dell’università si è dissociato dalla operazione di censura, ricordando che la società che gestisce i pannelli pubblicitari nell’ateneo lo fa da anni senza particolari problemi. Un portavoce dell’università ha accusato il gruppo di studenti islamici di «fare provocazioni per esercitare pressioni sul rettore».
La pubblicità della modella in bikini, affissa anche alle fermate di tram e autobus in tutta Istanbul, per ora non ha suscitato reazioni ostili altrove.
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