Egitto: vigilia di guerra civile (diretta)

La situazione in Egitto si fa di ora in ora sempre più drammatica. I militari vogliono sospendere la Costituzione. Negli scontri ancora 7 morti.

Egitto: vigilia di guerra civile (diretta)
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2 Luglio 2013 - 17.00


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Sembra precipitare la situazione al Cairo. È salito ad almeno sette morti accertati il bilancio dei nuovi scontri divampati in serata al Cairo tra militanti islamisti, sostenitori del controverso presidente Mohamed Morsi, e attivisti dell’opposizione laica e secolarista, che ne reclamano le dimissioni. I disordini si sono concentrati nel sobborgo meridionale di Giza, molto noto tra i turisti stranieri perché ospita tra l’altro le Piramidi e la Sfinge. I feriti ammontano a diverse decine, alcuni dei quali “in condizioni critiche per lesioni da armi da fuoco”, hanno aggiunto i medici.

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I Fratelli Musulmani, il movimento del presidente Mohamed Morsi, hanno lanciato oggi un appello al “martirio” per fermare quello che denunciano essere un tentativo di colpo di Stato dei militari. Il riferimento è all’ultimatum di 48 ore posto ieri dal ministro della Difesa e capo delle forze armate, il generale Abdel Fattah al Sisi.

“Il martirio per prevenire questo golpe è quello che possiamo offrire ai precedenti martiti della rivoluzione”, ha esortato Mohamed al-Beltagui, segretario generale del partito Lcibertà e Giustizia, braccio politico dei Fratelli Musulmani.

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Intanto i gruppi dell’opposizione egiziana hanno scelto Mohamed el-Baradei, per rappresentarli nei negoziati sul futuro del Paese. Il Fronte 30 Giugno – che raccoglie vari gruppi tra cui Tamarood, il movimento che ha animato l’oceanica protesta di piazza che domenica ha chiesto le dimissioni del presidente islamista, Mohamed Morsi – ha annunciato di aver indicato el-Baradei perché sia “la voce” dell’opposizione.

Il Fronte ha affidato ad el-Baradei, già coordinatore del Fronte di Salvezza Nazionale, il compito di rappresentare le richieste del popolo egiziano – si legge nel comunicato – e di delineare uno scenario che porti alla completa applicazione di una roadmap per la transizione politica. Ex capo dell’Aiea (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), Premio Nobel per la Pace nel 2005, el-Baradei si era presentato alle prime elezioni presidenziali post-Mubarak, ma poi si era ritirato.

Il piano dell’opposizione: pronti a sospendere la Costituzione e a sciogliere il Parlamento – La bozza di processo di transizione (roadmap) messa a punto dai militari, nell’eventualità che il presidente Mohamed Morsi ignori l’ultimatum di 48 ore dato ieri, prevede la sospensione della Costituzione e lo scioglimento del Parlamento controllato dagli islamisti, Fratelli Mususlmani in primis.

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La roadmap sarà attuata se il presidente Morsi e l’opposizione non troveranno un’intesa. Il progetto prevede anche modifiche alla Costituzione entro pochi mesi, seguite da elezioni presidenziali anticipate. Fino a quando la Costituzione non sarà cambiata la gestione del potere sara’ affidanta ad un consiglio ad interim.

Le fonti militari, hanno riferito che il Consiglio Supremo delle Forze Armate (Scaf) stanno ancora discutendo i dettagli del piano ma sono determinate a risolvere la crisi politica che ha portato milioni di manifestanti in strada. I dettagli potrebbero cambiare sulla base degli sviluppi della situazione e delle consultazioni tra le parti. Il capo di Stato maggiore e ministro della Difesa, il generale Abdel Fattah El-Sisi aveva intimato ieri a Morsi e all’opposizione di trovare un accordo entro 48 ore (le prime 24 sono gia scadute) avvertendo che in caso di fallimento i militari sarebbero intervenuti con una loro piano d’azione.


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