Un tribunale turco ha annullato il progetto immobiliare sull’area di Gezi Park e piazza Taksim a Istanbul.
Proprio ieri la Corte amministrativa di Istanbul aveva respinto un ricorso presentato dalle autorità turche contro la sospensione provvisoria dei lavori a Gezi Park decisa a fine maggio dai magistrati. La corte si è limitata a non accogliere la richiesta di revoca della sospensiva. Entro due mesi deciderà sul merito della distruzione di Gezi Park.
Per la Taksim Platform, la piattaforma di oltre 100 associazioni che ha dato vita alla protesta, è già una grandissima vittoria. La Turchia nell’ultimo mese è stata interessata da manifestazioni in tutto il Paese, nate come un atto di protesta nei confronti della demolizione dell’area verde, ma divenute ben presto un atto di protesta generale nei confronti dell’esecutivo islamico-moderato guidato da Recep Tayyip Erdogan.
Un movimento che in Turchia non si vedeva da decenni e che aveva colpito per la sua poliedricità, l’intento pacifico e la pluralità di anime che animavano la piazza. Una storia che ha commosso il mondo e che è stata al centro di molte polemiche soprattutto per la violenza usata dalla polizia per reprimere le manifestazioni.