Due italiani rapiti in Thailandia da poliziotti corrotti: liberati

Disavventura finita bene per due turisti. I due finite nelle grinfie di alcuni agenti che avevano chiesto 47 mila euro per non mandarli in galera.

Due italiani rapiti in Thailandia da poliziotti corrotti: liberati
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24 Agosto 2013 - 10.11


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Due turisti italiani sono stati rapiti a Bangkok, in Thailandia, e liberati 24 ore dopo. Lo ha scrittoil quotidiano Bangkok Post. Due poliziotti thailandesi sono stati arrestati e accusati del sequestro a scopo di estorsione, altri due sono ricercati. L’ambasciata ha rassicurato tutti: “Stanno bene, tra pochi giorni in Italia”.

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Danilo De Vito, 51 anni, e Antonio Di Muno, 62, sono stati liberati dalla polizia. Lunedì, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, De Vito e Di Muno sarebbero stati arrestati da quattro poliziotti alcune ore dopo il loro arrivo nel Paese, dove si erano recati in vacanza, mentre stavano prelevando dei contanti ad un bancomat.

I poliziotti hanno chiesto ai due turisti, accusati di utilizzare un bancomat falso, di pagare due milioni di baht (quasi 47mila euro) per fare cadere le accuse. Dopo essere riusciti a contrattare per dimezzare l’importo richiesto, De Vito e Di Muno hanno avvisato le loro famiglie in Italia, cui hanno chiesto i soldi. I parenti avrebbero quindi allertato la polizia italiana che ha poi avvertito l’Interpol.

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Martedì, la polizia ha trovato i due italiani incolumi in un motel di Bangkok, dopo che avevano già trasferito i soldi in Thailandia. La polizia ha anche arrestato un cittadino dell’Uzbekistan che avrebbe fatto da interprete agli agenti di polizia.

Gli agenti sono stati immediatamente radiati dalla poliaia thailandese: un corpo nel quale c’è un altissimo livello di corruzione.

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