«Il conflitto in Siria contiene tutti gli ingredienti per esplodere in una guerra di dimensioni mondiali». Lo ha detto ieri l’arcivescovo Mario Toso, segretario del dicastero Giustizia e Pace del Vaticano.
Assad in una intervista a Le Figaro ha minacciato l’esplosione di un conflitto regionale e ha detto «[url”il Medio Oriente è una polveriera”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=48477&typeb=0&Assad-il-Medio-Oriente-e-una-polveriera[/url]». Barack Obama ha avviato una intensa azione di lobbying sul Congresso per ottenere il via libera all’attacco, ma Russia e Cina ribadiscono il loro no. Intanto il Daily Mail ha pubblicato una [url”foto imbarazzante”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=48452&typeb=0&Quando-kerry-flirtava-con-Assad[/url] che mostra Assad e John Kerry insieme al ristorante con le mogli, a Damasco nel 2009, della quale [url”Globalist”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=48452&typeb=0&Quando-kerry-flirtava-con-Assad[/url] ha già parlato.
Il numero di rifugiati siriani ha superato oramai i 2 milioni. Lo ha annunciato con un comunicato l’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu, che ha ricordato che un anno fa il loro numero era di 230.671 persone. In un anno il numero dei rifugiati siriani nei paesi confinanti con la Siria è aumentato di 1,8 milioni.
L’Iran ha sostenuto di aver passato agli Stati Uniti informazioni sull’introduzione in Siria di gas nervini già otto mesi fa, attraverso un traffico che ha preparato gli attacchi chimici attribuiti da Teheran ai ribelli siriani. Lo hanno riferito media iraniani, tra cui il sito dell’emittente Press Tv.
La rivelazione è stata fatta dal ministro della Difesa, il generale di brigata Hossein Dehqan, il quale ha detto che «la minaccia di un attacco militare col pretesto dell’uso di armi chimiche in Siria arriva dopo che gli Usa hanno ignorato gli avvertimenti dell’Iran circa gas Sarin che veniva portato in Siria otto mesi fa, praticamente spianando la strada per attacchi chimici in Siria». Senza fornire altri dettagli, almeno nelle sintesi in rete stamani, il ministro iraniano ha sostenuto quanto sia chiaro che «gli Usa vogliono lanciare limitati attacchi per risollevare l’abbattuto morale dei terroristi in Siria»e, fra l’altro, «indebolire le capacità operative delle Forze armate siriane».