I pedofili si accaniscono sui bambini orfani nelle Filippine

Orrore dopo la tragedia del tifone Haiyan: oltre agli sciacalli, tra le macerie si aggirano persone che rapiscono i fanciulli per farli diventare schiavi del sesso.

I pedofili si accaniscono sui bambini orfani nelle Filippine
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14 Novembre 2013 - 12.20


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“Questi bambini sono le vittime privilegiate di sciacalli che li sequestrano a scopo di pedofilia o del traffico di esseri umani. E’ una prospettiva orribile, ma è oltremodo realistica in caso di calamità naturali. Questi bambini hanno bisogno di attenzione immediata, per essere salvati dalle grinfie di trafficanti e pedofili”: è questa la denuncia lanciata all’Agenzia Fides da padre Shay Cullen, SSC, missionario di San Colombano, che vive nelle Filippine dal 1969, noto per il suo impegno sociale e pastorale, soprattutto per i minori vittime di sfruttamento sessuale.

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Già li chiamano “gli orfani di Yolanda” (il nome filippino del tifone Haiyan). Sono ormai migliaia i bambini che si ritrovano orfani dopo la super tempesta che si è abbattuta sulla provincia di Leyte. Sono le vittime più vulnerabili, perché sono soli, a vagabondare fra le macerie, in cerca di qualcuno che si prenda cura di loro.

Il missionario ha spiegato che “con il pretesto di salvare o curare i bambini, i trafficanti li rapiscono e li vedono ai pedofili. Oppure guadagnano somme ingenti di denaro fornendo i bambini per adozioni illegali. Peggio ancora, li immettono nel giro della prostituzione, facendoli schiavi dello sfruttamento sessuale”.

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Il traffico di esseri umani e la prostituzione minorile sono una piaga sociale nelle Filippine. Secondo dati dell’Unicef, si stima che nel paese i bambini vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale siano fra 60 mila e 100 mila.

Le autorità filippine sono coscienti del rischio e stanno monitorando il fenomeno nella fase post-tifone Haiyan. Il Dipartimento del Benessere sociale e dello Sviluppo del governo filippino ha già inviato una comunicazione urgente a tutti gli operatori umanitari impegnati a Leyte, segnalando “l’alto rischio del traffico di bambini” nelle zone devastate dal tifone. I piccoli passeranno alla storia come “i figli perduti di Yolanda”.

“Vista l’ampia devastazione, si prevede che l’emergenza fame e la condizione dei profughi durerà molti mesi”, ha raccontato padre Cuellen. È la situazione ideale per gli sciacalli. “Occorre fare il possibile per fermare la tratta dei bambini. La nostra associazione Preda Foudation – ha aggiunto – ha inviato operatori sociali qualificati nella zona colpita, per aiutare a proteggere e prendersi cura dei piccoli senza fissa dimora”.

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Nel 2003 il governo filippino ha promulgato l’Anti-Trafficking in Persons Act, una legge penale contro il traffico di esseri umani, il turismo sessuale, la schiavitù sessuale e la prostituzione minorile, che definisce il traffico di bambini “crimine contro l’umanità”.

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