Oggi è il giorno giusto, o almeno è quello che si auspica, per il raggiungimento di un accordo sul nucleare tra Iran e il 5+1. Sono iniziati a Ginevra, come ogni mattina da tre giorni, le trattative tra USA, Russia, Germania, Giappone, Francia, Gran Bretagna e i rappresentanti di Teheran, per risolvere la questione dell’utilizzo del nucleare da parte del governo iraniano. . Il fatto che la stipula di un patto potrebbe essere vicina e che, di certo, quella di oggi è una seduta fondamentale nella trattativa, è data dall’arrivo oggi nella città svizzera del Segretario di Stato americano, John Kerry, del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov e del membro del governo Hollande, Laurent Fabious.Lavrov ha dichiarato ai giornalisti che «per la prima volta in tanti anni il “5+1” e l’Iran hanno la reale possibilità di arrivare a un accordo».
Anche il Dipartimento di Stato americano si era dimostrato ottimista, definendo l’rrivo di Kerry come un «grande progresso» che fa sperare per un positivo accordo finale. Non sono ancora emerse indiscrezioni attendibili, ma si crede – anche in base alle notizie su un presunto accordo preliminare date dalla stampa iraniana – si pensa che nel testo che potrebbe essere sottoscritto oggi si parli della possibilità per Teheran di un diritto a praticare l’arricchimento dell’uranio.
