Era diventata uno dei simboli, suo malgrado, delle proteste di Gezi Park. Perché la foto di quella giovane donna con indosso un elegante abito rosso, colpita direttamente in faccia con il gas lacrimogeno da uno dei poliziotti, aveva fatto il giro del mondo, nel maggio scorso. Una storia alla quale Globalist aveva dedicato molto spazio.
Ora quel poliziotto turco, F.Z. ripreso nelle foto mentre aggredisce con brutalità i manifestanti e lei in particolare, Ceyda Sungur diventata per tutti “la donna in rosso”, rischia tre anni di carcere. Secondo quanto riferisce l’agenzia Dogan, la procura di Istanbul ha chiesto questa pena per l’agente che avrebbe abusato dell’autorità conferitagli e che molto probabilmente sarà anche licenziato dalla polizia.
La scena era stata immortalata da un fotografo che si trovava sul posto per riprendere le proteste contro l’abbattimento di Gezi Park, costate la vita a 8 persone e il ferimento di alcune migliaia. Per la procura, la foto prova che il poliziotto ha usato la sostanza chimica contro la ragazza a una distanza ben minore di quella di sicurezza e ha continuato a farlo anche quando la giovane è rimasta ferma, cercando solo di proteggersi il viso. Secondo l’atto d’accusa, F.Z. ha riservato lo stesso trattamento ad altri manifestanti, oltre ad averne picchiati alcuni.
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