Ucraina, occupato il ministero dell'Agricoltura

Continua la protesta europeista a Kiev con i manifestanti che costruiscono barricate e chiedono le dimissioni del governo.

Ucraina, occupato il ministero dell'Agricoltura
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24 Gennaio 2014 - 10.06


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Ancora alta tensione a Kiev. I manifestanti antigovernativi hanno occupato il ministero dell’Agricoltura, ad appena 100 metri da piazza Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti), cuore della protesta ‘europeista’ nel centro della città. Secondo uno dei leader dell’unità di «autodifesa» di Maidan, le guardie che difendevano il ministero non sono state ferite e l’edificio probabilmente ospiterà una postazione di primo soccorso ma farà anche da rifugio per gli insorti.

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Proteste al freddo – Nella notte a Kiev si sono raggiunti i -13 gradi e ci si attende un ulteriore abbassamento delle temperature fino a -24 nella notte tra sabato e domenica. Gli ingressi del ministero sono stati bloccati e gli occupanti non hanno permesso agli impiegati ministeriali di tornare a prendere i propri oggetti personali. Secondo l’agenzia Itar-Tass sul muro vicino all’ingresso principale è comparsa la scritta ‘Right Sector’, l’organizzazione di estrema destra in prima fila nell’attacco alla polizia che ha portato a giorni di intensi scontri in via Grushevski.

[b]Francia, Fabius chiama l’ambasciatore. [/b] La Francia ha deciso di convocare oggi l’ambasciatore ucraino a Parigi per esprimergli la «condanna» della repressione delle manifestazioni a Kiev. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, dicendosi «preoccupato e indignato». «Ho dato istruzioni al Quai d’Orsay – ha detto Fabius a i-Telè – di convocare oggi l’ambasciatore d’Ucraina in Francia, un gesto per mostrare la condanna da parte della Francia». «Quanto al primo ministro ucraino – ha continuato Fabius riferendosi a Mykola Azarov – il minimo che si possa dire è che non si è messo in mostra positivamente in questi ultimi giorni, sono stati dati ordini di sparare sulla folla, una cosa inammissibile». Il ministro degli Esteri ha definito la situazione nel paese «molto difficile» ed ha esortato «al dialogo fra Ianukovich, il presidente, e i rappresentanti dell’opposizione».
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