Niente G8 a Sochi nel giugno prossimo, sostituito da un G7 che si terrà a Bruxelles. E’ una delle conseguenze dell’intervento russo, che ha provocato l’ostracismo internazionale contro l’annessione russa della Crimea. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy: la decisione è stata presa dai rappresentati del G7 riuniti oggi all’Aja, su iniziativa del presidente americano, Barack Obama.
Una decisione che ha suscitato l’immediata replica della Russia. “Non è una tragedia, c’è il G20” per discutere tutti i principali problemi in sede internazionale: parola del ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, anche lui presente all’Aja. “Se i nostri partner occidentali credono che tale formato sia superato, lasciamolo”, ha spiegato il capo della diplomazia del Cremlino.
Ma nonostante la risposta diplomatica, la presa di posizione americana non è piaciuta a Mosca. “Riteniamo che non ci sia motivo per i paesi del G7 di impegnarsi, guardando avanti, con la Russia sulla base del suo atteggiamento. Riteniamo che sanzioni più ampie siano necessarie” aveva detto prima del vertice, il consigliere per la sicurezza Ben Rhodes. Parole che seguono l’inasprimento delle sanzioni contro diplomatici russi e per le quali Mosca ha già annunciato delle controsanzioni.
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