Manila, fermato ambasciatore italiano: "Violata la legge sui minori"

Daniele Bosio, 42 anni, avrebbe violato le leggi filippine per la tutela dei minori. Nella vicenda sarebbero coinvolti tre bambini. In corso le verifiche della Farnesina.

Manila, fermato ambasciatore italiano: "Violata la legge sui minori"
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6 Aprile 2014 - 16.38


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La polizia di Manila ha fermato un diplomatico italiano con l’accusa di aver violato le leggi sulla tutela dei minori. L’uomo arrestato sarebbe Daniele Bosio, 46 anni, di Taranto, dal 2 dicembre scorso ambasciatore per l’Italia in Turkmenistan.

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L’uomo, come prevede la legge locale, a 36 ore dal suo fermo è stato sentito dal giudice che ha confermato il suo arresto. La Farnesina si è subito attivata tramite l’ambasciata per chiarire le circostanze del fermo assicurando la “massima trasparenza e rigore” sul caso.

A quanto si apprende, il diplomatico italiano, trattenuto in un posto di polizia a sud di Manila, respinge l’accusa di aver violato la legge sulla tutela dei minori. Secondo la polizia, nella vicenda sarebbero coinvolti tre bambini. Il diplomatico ha accesso a telefono e e-mail. I reati contestati fanno riferimento ad una legge delle Filippine per la tutela dei minori del 1972.

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Il fermo, secondo quanto riferiscono fonti dell’ambasciata italiana a Manila, è avvenuto sulla base di una denuncia. Inoltre, a quanto si apprende, Bosio si trovava lì per una breve vacanza. L’ambasciata sta fornendo “ogni assistenza legale, come si fa in tutti i casi di fermi o arresti di connazionali”.

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