Un “complotto” europeo, in piena crisi del debito e della moneta unica, per far cadere il premier italiano Silvio Berlusconi. Ne parla l’ex segretario al Tesoro Usa Tim Geithner nel suo libro di memorie “Stress Test. Riflessioni sulla crisi finanziaria” appena pubblicato negli Stati Uniti. Nell’autunno del 2011, quando la drammatica crisi economica aveva portato l’euro ad un passo dal baratro, alcuni funzionari europei avvicinarono il ministro del Tesoro americano Geithner, proponendo un piano per far cadere il premier italiano Berlusconi. Lui lo rifiutò, come riporta “La Stampa” in un’anticipazione di alcuni passaggi del libro, e puntò invece sull’asse col presidente della Bce Draghi per salvare l’Unione e l’economia globale.
“Ad un certo punto, in quell’autunno – scrive Geithner – alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato”.
L’ira di Brunetta – Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato un’interpellanza a risposta urgente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per sapere se “il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che risponde al presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza dei fatti” raccontati dall’ex ministro Usa e quali iniziative il premier Renzi “intende adottare per chiarire chi erano i ‘funzionari’ europei citati da Geithner, e da quale autorità erano stati inviati per veicolare un messaggio così pericoloso da costituire un vero e proprio attentato alla sicurezza e alla democrazia del nostro Paese, ferma restando la volontà dell’interpellante di richiedere la costituzione di una specifica Commissione di inchiesta parlamentare sul punto”.
“Geithner – scrive nell’interpellanza Brunetta – rivela nuove e inquietanti informazioni in merito al complotto organizzato contro Silvio Berlusconi per favorire l’ingresso di Mario Monti a Palazzo Chigi, ovvero di un tecnico scelto ad hoc per agevolare le misure imposte da Bruxelles. Nel ripercorrere la disastrosa situazione finanziaria che spinse a progettare il complotto, l’ex ministro statunitense racconta di essere stato avvicinato da alcuni funzionari europei (nel testo scrive ‘officials’, parola che indica alte burocrazie o personalità legate ai governi) nell’autunno del 2011, proponendo un piano per far cadere il premier italiano Berlusconi. Lui lo rifiutò, come scrive nel libro, puntando sull’asse col presidente della Bce Draghi per salvare l’Unione e l’economia globale”.
Ue: sono stati scritti molti libri, no comment su Geithner – “Sono stati scritti molti libri” e fatte molte ricostruzioni sulla fase più acuta della crisi dell’Eurozona e la Commissione europea, secondo la portavoce Pia Ahrenkilde, “non ha particolari commenti da fare” sulla versione riferita dall’ex ministro del Tesoro americano, Timothy Geithner, che nel suo libro di memorie ‘Stress test parla di pressioni europee sugli Usa per far cadere il governo Berlusconi nel 2011.
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