I militari russi impegnati da settimane in esercitazioni a ridosso del confine con l’Ucraina si stanno allontanando per tornare nelle loro caserme. Lo ha ribadito il ministero della Difesa russo precisando che quattro treni e 15 aerei da trasporto Ilyushin Il-76 sono partiti già ieri dalle regioni di Rostov, Belgorod e Briansk carichi di soldati e attrezzature belliche.
Intanto si continua a combattere in Ucraina, nell’est del Paese. Nella notte un posto di blocco delle forze ucraine vicino a Sloviansk è stato attaccato da circa 40 filorussi armati ma, secondo il portavoce dell’esercito di Kiev, l’assalto è stato respinto e non ci sono state vittime. Un convoglio di militari ucraini sarebbe inoltre stato attaccato nei pressi di Izium, nella regione di Kharkiv, da una ventina di ribelli.
Sanzioni – L’Australia ha appesantito le sanzioni contro la Russia, aumentando da 38 a 50 il numero di individui, russi e ucraini, coperti dalle iniziali misure punitive annunciate in marzo, in risposta all’«ininterrotta interferenza» di Mosca nella confinante Ucraina. Sanzioni anche contro 11 entità.
«La mancanza da parte della Russia di azioni per calmare le crescenti tensioni in Europa orientale ci spinge a espandere sanzioni finanziarie e divieti di viaggio su individui designati», ha detto la ministra degli Esteri Julie Bishop, che ha esortato Mosca ad attenersi ai suoi obblighi internazionali come membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. «È nell’interesse dell’Australia che l’Ucraina possa decidere il suo futuro», ha detto Bishop, esprimendo sostegno a Kiev per la preparazione delle elezioni presidenziali del 25 maggio.