Il video è stato girato in Ucraina e postato su YouTube il 22 aprile scorso. La gente che manifesta a Maidan, che racconta le proprie speranze per un futuro migliore. I nazisti di Svoboda e di Pravy Sektor, con le loro bandiere, che sfilano tra due ali di folla pronti per andare in battaglia. E poi le foto, le tante foto che il fotografo piacentino ha scattato in questi mesi di permanenza in Ucraina. Infine, l’appello per la situazione sanitaria disperata in cui versa il Paese.
«”Nel villaggio di Andreyevka, non lontano da Slavyansk, un giornalista italiano e il suo interprete sono stati uccisi da proiettili sparati contro la loro auto e un inviato francese è stato ferito. Si sono trovati sulla linea di fuoco”, ha dichiarato una fonte delle forze di autodifesa a Ria Novosti». Un comunicato scarno. Non vengono fatti nomi. Non vengono forniti particolari. Un reporter italiano è morto sul fronte ucraino. Si chiamava Andrea Rocchelli, Andy per gli amici. Lavorava per l’agenzia Cesura.it. E da mesi informava dal campo su quanto stava accadendo in Ucraina.
Rocchelli si trovava nella regione del sud-est del Paese da giorni con il suo traduttore Andrei Mironov. E da ventiquattro ore la sua agenzia non aveva più sue notizie. La conferma della sua uccisione è stata comunicata anche dalla Farnesina
A diffondere per prima la notizia l’agenzia russa Ria Novosti che ha citato un portavoce delle milizie di Sloviansk. “I cadaveri di Andy Rocchelli e dell’interprete sono stati recuperati e si trovano all’obitorio di Sloviansk”: ha riferito la freelance Roza Kazan, citando il servizio informazioni delle forze separatiste in città, dove è stato imposto il coprifuoco.
Il ministero degli Esteri ha reso noto con un comunicato di essere “stato informato dalle autorità ucraine dell’uccisione del giornalista italiano Andrea Ronchelli che si trovava nell’area di Slaviansk”. “All’accertamento definitivo – aggiunge il ministero degli Esteri – manca il riconoscimento della salma che è stata trasferita, insieme a quella di un cittadino russo, dall’ospedale di Andreevka a quello di Slaviansk, distante pochi chilometri”. “La famiglia del giovane reporter – prosegue la nota – è stata in queste ore in contatto con la Farnesina e l’Ambasciata a Kiev, che l’assisterà al suo arrivo questo pomeriggio nella capitale ucraina”.
Il tweet che mostra la foto della gamba ferita del giornalista francese Roguelon.Informazioni successive spiegano come a sparare siano stati gli assedianti di Andreyevka, ovvero le truppe inviate da Kiev. Altre raccontano di come, improvvisamente, i due reporter (il piacentino e il francese) si siano trovati in mezzo a un’offensiva. «Sono caduti intorno a noi almeno sessanta colpi di mortaio», ha dichiarato William Roguelon dall’ospedale. Perché in Ucraina è in corso una guerra.
Di Seguito alcuni degli scatti fatti da Andy Rocchelli Un gruppo di orfani al riparo in un rifugio di fortuna durante un bombardamento a Slavyansk. La confusione in una trincea scavata a difesa di Slavyansk subito dopo un attacco. Slaviansk. Pupazzo raffigurante la leader carismatica del nuovo corso ucraino, con in evidenza una svastica. Quattro ministro del nuovo governo sono nazisti. Miliziano separatista presidia un posto di blocco vicino Andreyevka. Un miliziano nazista pronto alla battaglia di Maidan, a Kiev. Una mamma si prende cura del suo bambino malato di cancro. Da quando è iniziata la rivolta di Maidan la situazione sanitaria in Ucraina è precipitata. Rocchelli attraverso il suo lavoro cercava di sensibilizzare l’opinione pubblica occidentale anche su questo tema. A Maidan infuria la battaglia. La home page dell’agenzia di cui Rocchelli faceva parte: Cesura.it.