Boeing: la Cia accusa la Russia, Mosca replica

Secondo gli 007 americani, il governo russo avrebbe fornito delle sofisticate attrezzature, che avrebbero permesso di abbattere il volo MH17.<br>

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20 Luglio 2014 - 16.52


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Il governo di Mosca ha fornito negli ultimi mesi molte armi ai filorussi. In particolare i separatisti che operano nell’Ucraina orientale avrebbero ricevuto dei sofisticati sistemi antiaerei. Sono le conclusioni a cui è giunta l’intelligence americana, secondo la ricostruzione fornita dal Wall Street Journal. Una tesi che va nella stessa direzione delle accuse lanciate da Kiev ai filorussi, accusati di essere gli autori materiali dell’abbattimento del Boeing della Malaysian Airlines che volava tra Amsterdam e Kuala Lumpur con 298 persone a bordo e rafforzano la tesi della responsabilità di Mosca. I funzionari americani ritengono che la Russia avrebbe consegnato ai militanti separatisti diversi sistemi antiaerei SA-11, entrati in Ucraina orientale assieme ad altro materiale militare, tra cui tank. Non solo: le stesse fonti ritengono che quell’equipaggiamento sia stato fatto rientrare in Russia a seguito dell’abbattimento dell’aereo. «L’idea è che stiano cercando di rimuovere le prove di quello che hanno fatto», ha dichiarato un funzionario americano a conoscenza delle ultime notizie di intelligence citato dal quotidiano.

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Le conferme – ancora non definive – sul possesso da parte dei filorussi dei sistemi Sa-11 fa riemergere i dubbi sul perchè ai voli passeggeri non fosse stato chiesto di tenersi alla larga dalla zona, si legge ancora sul Wall Street Journal. Mosca dal canto suo ha continuato a smentire le notizie secondo cui avrebbe rifornito i militanti separatisti di armi: «Sappiamo che ci sono militari russi in territorio ucraino. Militari russi. Equipaggiamento russo», affermano le stesse fonti. Le agenzie di intelligence concordano sempre di più sul fatto che l’aereo sia stato abbattuto da un sistema antiaereo Buk-M1 anche noto come SA-11 Gadfly. L’intelligence americana ed ucraina sostiene che la Russia avrebbe fatto entrare in Ucraina questo tipo di armi recentemente. Non solo: funzionari americani in privato spiegano di sospettare che il coinvolgimento russo non si limiti al rifornimento di armi. John Kirby, portavoce del Pentagono, due giorni fa ha parlato del sistema Sa-11 in termini di un sistema «sofisticato» e ha sottolineato quanto sembri difficile credere che possa essere usato dai separatisti senza almeno un certo grado di sostegno ed assistenza tecnica russa«.

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