Due donne vengono lapidate per adulterio in Siria. La notizia viene subito diffusa dall’ Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) e finisce su molti giornali, ma alcuni allegano alla notizia un filmato risalente al 2012, che in realtà è un film sulla storia di Soraya, una donna lapidata in Siria qualche anno fa. Altri postano le immagini del film o la protagonista, sostenendo di aver preso le foto da Facebook e Twitter, me in entrambi i profili dell’Ondus, non vi è alcuna immagine relativa alle due esecuzioni
La lapidazione, la prima segnalata nei territori sotto il controllo dei fondamentalisti islamici, sarebbe avvenuta nel Suq di Tabaqa, cittadina della provincia di Raqqa, nel nord della Siria. Un testimone ha detto all’agenzia Afp che la donna aveva una trentina d’anni ed era stata condannata da un tribunale religioso dello Stato islamico. Questa organizzazione, che combatte sia le forze lealiste sia i gruppi armati dell’opposizione, ha applicato in modo ferreo la Sharia, la legge islamica, nelle parti di territorio sotto il suo controllo, con diverse esecuzioni pubbliche. Ma fino ad ora non si era mai avuta notizia della lapidazione di una adultera.
Il secondo caso. Un’altra donna accusata di adulterio è stata lapidata nella città di Raqqa, nel nord della Siria, da jihadisti dello ‘Stato islamicò. Lo denuncia sulla sua pagina Facebook l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando come si tratti del secondo caso in 24 ore. La condanna a morte, secondo l’ong con sede in Gran Bretagna e legata agli attivisti delle opposizioni, è stata eseguita in una piazza nei pressi dello stadio della città. Ieri l’Osservatorio ha denunciato che a Tabaqa, sempre nella provincia di Raqqa, è stata lapidata una giovane donna condanna a morte con l’accusa di adulterio.