Nonostante le rosee ed entusiastiche previsioni caldeggiate dal governo di centrosinistra, il turismo croato (architrave dell’economia nazionale e unico settore a non aver chiuso il 2013 in rosso) potrebbe aver conosciuto un deciso calo nelle prime due settimane di luglio. In assenza di dati definitivi, infatti, la stampa croata riporta le scoraggianti dichiarazioni di numerosi titolari di strutture ricettive e imprenditori del settore, secondo i quali il numero di visitatori è diminuito in modo consistente nei primi giorni di luglio. Tuttavia, pur ammettendo che la situazione non è così radiosa come prospettata dalle autorità, il ministro del Turismo Darko Lorencin, in un’intervista rilasciata sabato, minimizza l’allarme lanciato dagli operatori turistici.
“Quest’anno è stato riscontrato, ma ancora non sappiamo in quale misura, un calo nell’afflusso di turisti durante le prime settimane di luglio – ammette il ministro – sebbene la stagione continui a fare enormi incassi. Le difficoltà sono sempre all’ordine del giorno, ma i titolari delle strutture ricettive e tutti gli operatori turistici devono impegnarsi al massimo per ottenere i migliori risultati. Inoltre bisogna conquistare altri mercati, potenziando ed espandendo le campagne per promuovere il turismo croato. Alcune destinazioni, come l’Istria, riescono ad attirare visitatori provenienti da tutto il mondo, ma altre mete pure importanti e prestigiose non sono in grado di fare altrettanto. L’obiettivo è innovare e diversificare, approdando in altri mercati e aumentando l’offerta. E non dimentichiamo, peraltro, che quest’anno la Croazia continua ad affrontare per il sesto anno di fila una forte recessione”.
(Fonte: Novi List)