Gaza: nuovi accordi per una tregua di 24 ore

I negoziati egiziani proseguono senza sosta per riportare la pace in Medio Oriente. La bozza d'intesa in 8 punti diffusa dalle tv arabe.

Gaza: nuovi accordi per una tregua di 24 ore
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19 Agosto 2014 - 12.10


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Dopo settimane di scontri, proseguono oggi i negoziati indiretti al Cairo tra israeliani e palestinesi per trovare un accordo per un cessate il fuoco stabile nella Striscia di Gaza. Finora il conflitto ha causato oltre 2.000 morti tra i palestinesi secondo fonti di Gaza – quasi 500 i bambini – e 67 sul fronte israeliano (inclusi cinque militari uccisi da fuoco amico).

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Le parti hanno raggiunto un’intesa nella notte per estendere di altre 24 ore la tregua e dare modo ai negoziatori di superare le divergenze. L’annuncio della nuova tregua è arrivato da un membro della delegazione palestinese al Cairo ed è stato poi confermato dai media egiziani che hanno diffuso una nota del governo.

Secondo il capo negoziatore palestinese, Azzam al-Ahmad, citato dal sito web del quotidiano Haaretz, finora non si è registrato finora alcun progresso significativo nella trattativa. “Tutto quello che è stato riportato dai media su un progresso (nei negoziati, ndr) non è vero”, ha affermato al-Ahmad. “Spero – ha aggiunto – che useremo ogni minuto per raggiungere un’intesa. Finora abbiamo concordato solo di estendere di un giorno il cessate il fuoco”.

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Ora il governo Netanyahu “deve dare luce verde” all’intesa complessiva, hanno spiegato fonti palestinesi. Una attesa riunione del gabinetto israeliano di sicurezza è stata per ora rinviata, mentre il premier Benyamin Netanyahu ha avvertito che l’esercito con la stella di Davide tornerà a colpire duramente se dovesse riprendere il lancio di razzi dalla Striscia.

Netanyahu aveva del resto tuonato che Hamas “non può sperare di compensare una sconfitta militare con un successo politico” e che Israele respingerà ogni proposta che non tengano in debito conto i suoi interessi di sicurezza.

Abu Mazen incontrerà il leader di Hamas – Il presidente palestinese Abu Mazen si recherà mercoledì a Doha dove incontrerà il leader politico di Hamas, Khaled Meshaal, per discutere i dettagli di una tregua definitiva. Abu Mazen vedrà anche l’emiro del Qatar: oltre alla tregua, in agenda vi sono anche i lavori di ricostruzione nella Striscia. Secondo fonti dell’Anp, infine, al termine dei colloqui il presidente palestinese si recherà al Cairo, dove sono in corso i negoziati fra le delegazioni israeliana e palestinese.

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L’accordo – I negoziati ruotano intorno la proposta egiziana che accoglie le richieste palestinesi, come la fine dell’assedio a Gaza, ma non è stata ancora accettata da Israele. Ieri sera il premier Benjamin Netanyahu, a poche ore dallo scadere del cessate il fuoco fissato a mezzanotte, ha sottolineato che Israele è «preparato per ogni scenario».

La bozza d’intesa resa nota dalle tv arabe sulla base di anticipazioni di fonte palestinese sarebbe articolata in 8 punti, incentrata sull’attenuazione dell’embargo alla Striscia. E dunque: libero accesso ai materiali di costruzione, sotto il controllo Onu, avvio della ricostruzione a Gaza, fine del blocco ai trasferimenti monetari da e per la Striscia. Inoltre, sempre secondo le fonti della delegazione palestinese al Cairo, rappresentata da responsabili arrivati da Ramallah, Doha e Damasco, emerge un’intesa di massima pure sulla creazione di un porto commerciale.

La giornata diplomatica – A Doha, in Qatar, è infatti previsto un colloquio tra il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, e il leader politico di Hamas in esilio, Khaled Mashaal. Abbas venerdì volerà poi nella capitale egiziana, dove il giorno successivo ha in agenda un colloquio con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi.

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