Mosca ha ordinato al convoglio di aiuti umanitari, fermo alla frontiera, di oltrepassare il confine e procedere verso Lugansk, nell’est dell’Ucraina. “Non possiamo più sopportare questo oltraggio, queste chiare bugie e questo rifiuto di Kiev di giungere a un accordo. La Russia ha deciso di agire”, è stato scritto in una nota del ministero degli Esteri. “La nostra colonna di aiuti umanitari si e’ messa in movimento verso Lugansk”, ha aggiunto il comunicato. Il convoglio ha varcato quindi il confine russo, non solo senza il permesso delle autorità di Kiev, ma anche senza la scorta della Croce Rossa. A riferirlo è una fonte stessa del governo ucraino.
Il capo dei servizi di sicurezza ucraini, Valentin Nalivaicenko, ha definito l’ingresso del convoglio russo in territorio ucraino “un’invasione diretta” e ha dichiarato che gli autisti dei camion della colonna sarebbero tutti dei militari carristi.
I camion, entrati finora in Ucraina orientale, sarebbero 145, secondo le fonti ucraine, e un primo convoglio sembra essere preceduto da due veicoli guidati dai ribelli separatisti filorussi.