Isis decapita Haines. Cameron: atto diabolico

I miliziani dell'Is hanno giustiziato l' altro ostaggio, il cooperante britannico David Haines, così come avevano minacciato di fare.

Isis decapita Haines. Cameron: atto diabolico
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14 Settembre 2014 - 18.42


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Purtroppo tutto era previsto: nuova decapitazione. “Questo britannico paga il prezzo della tua promessa, Cameron, di armare i peshmerga contro lo Stato islamico”. I miliziani dell’Is hanno giustiziato l’ altro ostaggio, il cooperante britannico David Haines, così come avevano minacciato di fare nel video in cui documentavano la morte del giornalista Steven Sotloff.

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Chi era David – David Haines aveva 44 anni. Era stato
visto vivo l’ultima volta nel filmato che mostrava l’uccisione dell’ostaggio americano Steven Sotloff, che come lui indossava una tuta arancione. Nel filmato della decapitazione di Haines l’Isis mostra un altro ostaggio britannico, Alan Henning, e minaccia di giustiziarlo.

La famiglia del cooperante, tenuto in ostaggio dai militanti dello Stato islamico, aveva chiesto proprio oggi di poter entrare in contatto con loro, ma i jihadisti, secondo quanto riporta la famiglia, non hanno mai risposto. “Vi abbiamo mandato un messaggio ma non abbiamo ricevuto risposta. Chiediamo a chi tiene in ostaggio David di entrare in contatto con noi”, ha scritto la famiglia all’Is in un comunicato che è stato diffuso dal ministero degli Esteri britannico.

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Il fratello: “Aiutava chi aveva bisogno” – “David era una persona comune, uno come tanti, ma entusiasta del suo lavoro come operatore umanitario”. Il fratello Mike Haines ricorda così David, continuano: “Era uno che aiutava chiunque avesse bisogno senza badare alla razza, al credo, alla religione”. In un comunicato a nome della famiglia reso noto dal Foreign office, traccia poi una breve biografia ricordando l’infanzia e le vacanze trascorse insieme in caravan e in tenda, i due matrimoni e le due figlie Bethany e Athea. “David lavorò con l’Onu nei Balcani aiutando la gente che aveva veramente bisogno. Ci sono tante testimonianze di persone di quella regione aiutate da lui”.

ATTENZIONE: le immagini seguenti potrebbero urtare la vostra sensibilità

A Message to the Allies of America di mqrr2014

Il video è simile ai due precedenti in cui si vede la decapitazione dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff. Haines è in ginocchio, nel deserto, e indossa una tuta arancione, simile a quella dei detenuti del supercarcere militare americano di Guantanamo. L’ostaggio è costretto a condannare le azioni del suo governo contro l’Isis e lo accusa di essere responsabile della sua morte, apparentemente leggendo un testo scritto. A Cameron Haines dice: “Sei entrato volontariamente in una coalizione con gli Usa contro lo Stato Islamico, come ha fatto il tuo predecessore Tony Blair, seguendo la corrente dei nostri premier britannici che non hanno il coraggio di dire no agli americani”.

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Il boia, interamente vestito di nero e col volto coperto, sembra essere lo stesso dei due precedenti filmati, anche a giudicare dal suo forte accento inglese. Preannuncia una nuova ‘esecuzione’: la prossima vittima sarà un altro ostaggio britannico, identificato con il nome di Alan Henning. A Camerondice che l’alleanza con gli Usa porterà solo ad “accelerare la tua distruzione” e trascinerà la Gran Bretagna “in un’altra sanguinosa guerra che non potete vincere”.

Cameron: “Atto diabolico” – Il premier britannico, David Cameron, ha definito “un atto diabolico” l’uccisione di David Haines. “E’ un omicidio ignobile – si legge in una nota di Downing Street -. Faremo tutto quello che è in nostro potere per distruggere questi assassini”. Il Foreign Office britannico, intanto, sta “lavorando alacremente per verificare” l’autenticità del video. Se fosse vero, sottolinea Londra, si tratterebbe di un “omicidio ripugnante”.

Obama: “Atto barbaro” – Il presidente americano Barack Obama ha condannato “con forza il barbaro assassinio del cittadino britannico David Haines”, e ha ribadito che gli Usa lavoreranno con la Gran Bretagna e gli altri alleati per portare i responsabili “di questo atto barbaro davanti alla giustizia”. “I nostri cuori sono con la famiglia di David Haines e con il popolo britannico – ha proseguito -. Gli Stati Uniti sono questa sera a fianco dei nostri stretti amici e alleati nel lutto e nella determinazione”. Il presidente americano ha concluso spiegando che “lavoreremo con il Regno Unito e con una ampia coalizione di nazioni per indebolire e distruggere questa minaccia ai popoli dei nostri Paesi, della regione e del mondo”.

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Kerry: “Raid senza alcun coordinamento con la Siria”
– Il segretario di Stato John Kerry ha affermato che gli Stati Uniti sono “in guerra” contro l’Isis, così come sono in guerra con al Qaida, e ha allo stesso tempo ribadito che gli Usa non hanno alcuna intenzione di coordinarsi con il regime siriano. “Non ci coordineremo con la Siria”, ha detto nel corso di una intervista alla Face the Nation della Cbs, aggiungendo che “certamente” in caso di raid aerei in territorio siriano gli Usa agiranno in modo da prevenire interferenze da parte del regime siriano.

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