Il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha convocato l’ambasciatore svedese a Tel Aviv, Carl Magnus Nesser, dopo che il nuovo premier svedese, Stefan Loven, ha annunciato che la Svezia sarà il primo paese europeo a riconoscere lo Stato palestinese. A rendere noto che l’ambasciatore di Stoccolma dovrà presentarsi davanti al ministro è stato il servizio stampa di Lieberman, secondo cui la decisione svedese ha dimostrato come il primo ministro svedese non abbia ancora “compreso che chi ha costituito negli ultimi venti anni un ostacolo tra gli israeliani e i palestinesi sono proprio questi ultimi”.
Nonostante il richiamo ufficiale dell’ambasciatore la posizione del governo di Stoccolma non cambia, anzi la dichiarazione di Loven è stata apprezzata anche dalla presidente del partito di sinistra Meretz, Zahava Gal-On, secondo cui dopo questa decisione si creerà “un effetto a catena che porterà il resto degli Stati dell’Unione europea a riconoscere lo Stato palestinese”.
“Invece di convocare l’ambasciatore svedese in Israele per un rimprovero, sarebbe meglio per il governo lasciar perdere le proprio ossessioni e acconsentire al riconoscimento di uno Stato palestinese alle Nazioni Unite”. In quel caso, secondo Gal-On, “Israele potrebbe tenere un tipo diverso di negoziati, tra governo e governo, atto a raggiungere una soluzione comprensiva”.