Juncker gela Renzi: non guido una banda di burocrati‏

Il presidente risponde a Renzi: Se Barroso avesse ascoltato solo i burocrati, i conti dell'Italia sarebbero stati trattati in modo completamente diverso.

Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea
Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea
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4 Novembre 2014 - 18.54


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“Devo dire al mio amico Matteo Renzi che non sono il presidente di una banda di burocrati. Io sono il presidente della Commissione europea che è un’istituzione europea. Quindi invito tutti i primi ministri a rispettare la mia istituzione perchè non siamo meno legittimati rispetto ad altri”. Così si è espresso il numero uno della Commissione europea Jean-Claude Juncker, parlando alla Conferenza dei presidenti dell’Europarlamento. Il presidente ha criticato apertamente le dichiarazioni rilasciate dal premier italiano, Matteo Renzi, dopo il Consiglio europeo del 24 ottobre a Bruxelles. “Non mi sono piaciute le dichiarazioni di alcuni primi ministri” dopo il vertice Ue, “credevo che il Consiglio europeo fosse stato creato per risolvere problemi, non per amplificarli o per crearli”, ha aggiunto Juncker.

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Il giudizio della Commissione europea, che la scorsa settimana ha dato un primo via libera alla legge di stabilità, sarebbe stato “completamente diverso”, secondo il presidente Jean-Claude Junker, se, come ha dichiarato Renzi, l’Europa fosse dominata da burocrati. Ha specificato Juncker: “Se Barroso avesse ascoltato solo i burocrati, i conti dell’Italia sarebbero stati trattati in modo completamente diverso. Queste critiche sono superficiali”.

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