Almeno cinque milioni di persone hanno visto questo filmato su YouTube, commentando ed esaltando il gesto eroico di questo bambino, che sfidava il fuoco dei cecchini per salvare una coetanea intrappolata. Un drammatico, quanto efficace richiamo alla brutale realtà del conflitto siriano, Ma ora, anche se in molti già lo sospettavano, si scopre che il video che ha fatto il giro della Rete in realtà è un falso. Lo hanno ammesso alcuni cineasti norvegesi, autori del filmato, realizzato a Malta impiegando attori e rifugiati siriani.
“Lo abbiamo girato a Malta a maggio di quest’anno su un set impiegato per altri film famosi come Troy e il Gladiatore”, racconta alla Bbc il regista Lars Klevberg. Lo scopo, spiega, era di richiamare l’attenzione sul dramma vissuto dai bambini nelle zone di guerra. “Il bambino e la bambina sono due attori professionisti maltesi. Le voci in sottofondo sono quelle di rifugiati siriani che vivono a Malta”, spiega ancora Klevberg.
In effetti, la scena mostrata nel video, apparentemente girato con un cellulare, sembrava quella di un film. Nel filmato, un bambino, sfidando i colpi dei cecchini, salvava una coetanea rimasta intrappolata tra il fuoco incrociato di una sparatoria. In sottofondo, si sentivano voci di adulti gridare “Allahu akbar!” (Dio è grande) per salutare la sua impresa da eroe. Il breve filmato è stato finanziato dall’Istituto cinematografico e dal Consiglio delle arti norvegesi e gli autori respingono le accuse di cinismo. Tutto, spiegano, è stato fatto per catturare l’attenzione del pubblico e farlo “reagire con speranza”.
