«Gli europei non immaginano la catastrofe che stiamo rischiando da questa parte del Mediterraneo. Combatto il terrorismo nell’interesse del mondo intero. La prima linea passa per la Siria, per l’Iraq. E per la Libia. Attraverso l’immigrazione illegale, ci arrivano jihadisti turchi, egiziani, algerini, sudanesi. Tutti fedeli ad Ansar al Sharia o all’Isis: quanti italiani sanno che davanti a casa loro, a Derna, è stato proclamato il califfato e si tagliano le teste? L’Europa deve svegliarsi». A rivelarlo è il generale libico Khalifa Haftar, che contro gli islamisti chiede armamenti efficienti per rimpiezzare la tecnologia vecchia che inviano Egitto, Algeria ed Emirati. «Non chiediamo che ci mandiate truppe di terra o aerei a bombardare: se abbiamo le forniture militari giuste, facciamo da noi. Il mondo vede i nostri soldati decapitati, le autobombe, le torture: potete accettare tutto questo?», aggiunge Haftar. Ex fedelissimo di Gheddafi, in risposta a chi ritiene fosse meglio il Rais piuttosto che la polverizzazione delle Libia, sottolinea: «Questo caos è figlio di Gheddafi. Del suo regime. D’una certa mentalità in cui ha cresciuto i libici».
Il generale libico: se il terrorismo vince arriva a casa vostra
Khalifa Haftar, impegnato nella lotta alle organizzazioni terroristiche, parla del pericolo che tutto il mondo corre: l'Europa si svegli, siamo a rischio catastrofe
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28 Novembre 2014 - 10.34
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