Attacchi in Francia, un filo lega i 4 terroristi

Coulibaly e la ragazza conoscevano i fratelli Kouachi e avevano chiesto la loro liberazione. Con tutta probabilità appartenevano alla stessa cellula terroristica

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9 Gennaio 2015 - 21.11


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Soltanto oggi la Francia ha capito di essere sotto attacco, tenuta in scacco da due attentati, che soltanto in mattinata si è capito fossero collegati tra loro. Coulibaly insieme alla sua compagna Hayat Boumeddiene avevano chiesto la liberazione dei fratelli Kouachi, che nel frattempo erano tenuti sotto assedio a Dammartin dalle teste di cuoio francesi. Tutti hanno detto di far parte di al Qaida e dell’Isis, un filo rosso come il sangue che li collega in questa vicenda dai contorni ancora da definire.

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Amely Coulibaly, il sequestratore del supermercato kosher di Parigi, è uscito di prigione da due mesi. Era stato arrestato e condannato nel 2010, per aver fatto parte di un gruppo che aveva elaborato un piano per tentare di far evadere Smait Ali Belkacem, l’autore dell’attentato del 1995 alla stazione RER di Saint-Michel a Parigi. Nella stessa inchiesta, riferiscono i media francesi, era stato interrogato anche Cherif Kouachi, uno dei due assalitori di Charlie Hebdo, che era però stato scagionato.

Coulibaly, che ieri a a Montrouge, periferia sud di Parigi, ha fatto fuoco contro una donna poliziotto uccidendola, conosceva i fratelli Kouachi.

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C’è anche una ragazza, la ventiseienne Hayat Boumeddiene, tra i ricercati per la sparatoria di ieri a Montrouge. La prefettura di Parigi ha emesso un ‘avviso di ricerca’ nei suoi confronti. Secondo Bfm Tv sarebbe la fidanzata di Amedy Coulibaly, il killer che ora è barricato nel supermercato kosher di Parigi.

Fonti dell’intelligence francese citate dalla Tv France 2, rivelano che gli uomini erano “in contatto”. Secondo gli investigatori dell’antiterrorismo, l’uomo che ha agito a Montrouge e che ha preso cinque persone in ostaggio in un negozio ebraico a Parigi, era “associato” alla stessa filiera jihadista, basata nel 19/o arrondissement di Parigi e organizzata per inviare combattenti in Iraq, a cui apparteneva Cherif Kouachi, il più giovane dei due fratelli responsabile dell’attacco al giornale satirico.

Legati a Aqap, incontrarono Awlaki . Uno dei terroristi responsabili del massacro nella sede di Charlie Hebdo incontrò l’imam Anwar Awlaki in Yemen poche settimane prima che il leader dell’Aqap venisse ucciso. Lo riferiscono i media internazionali. Per il Site, allo stato, il collegamento tra i terroristi e il ramo yemenita-saudita di al Qaida “è il più credibile”. eri, i media Usa avevano rivelato che Said Kouachi, uno dei fratelli ricercati per la strade a Charlie Hebdo, sarebbe stato addestrato a usare armi ed esplosivi dall’Aqap nel 2011. Anwar Al-Awlaki è l’imam americano-yemenita ucciso da un drone Usa nel 2011. Awlaki fu l’ideatore di Inspire, il ‘magazine’ di al Qaida.

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Cherif Kouachi, uno dei due terroristi che hanno compiuto la strage al magazine Charlie Hebdo, è stato arruolato in carcere da un seguace di Abu Hamza, l’ex imam radicale della moschea londinese di Finsbury Park estradato dalla Gran Bretagna agli Usa. E’ quanto si legge sul Daily Telegraph, secondo cui Djamel Beghal, franco-algerino incarcerato per il suo importante ruolo in Al Qaeda, divenne amico di Kouachi dieci anni fa, quando i due erano in prigione in Francia: gli disse che stava cercando volontari per una nuova rete terroristica. Beghal aveva frequentato assiduamente la moschea di Finsbury Park negli anni Novanta.

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