Nigeria, l'arcivescovo Kaigama: noi vittime di serie B

L'arcivescovo di Jos, Ignatius Ayau Kaigama, vorrebbe una mobilitazione come quella organizzata in seguito all'attentato terroristico di Parigi.

Attentato in Nigeria
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13 Gennaio 2015 - 12.12


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«Non ci possono essere vittime di serie A e di serie B. Auspico che anche qui si dia vita a una grande manifestazione unitaria, occorre marciare per i nostri duemila morti». Intervistato dalla Stampa, Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria, è tornato così sulle stragi nel suo Paese. L’arcivescovo invoca una maggiore impegno della comunità internazionale: «dovrebbe fare di più, non solo limitarsi a proclami e condanne verbali, ma fare il possibile per mettere le nostre autorità nelle condizioni di contrastare questo fenomeno».

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E al giornalista che gli chiede se si riferisca alla manifestazione di Parigi dice: «ci vuole la stessa determinazione. Lì si è consumata una tragedia, così come accade ormai quotidianamente qui da noi, ma la sensibilità e l’attenzione sono diverse. Noi abbiano ogni giorno bombe e attacchi, come quelli delle bimbe kamikaze, ma mi sembra che la mobilitazione sia assai ridotta». Inoltre, l’arcivescovo chiede «l’intervento della comunità internazionale, dell’Onu per trovare una soluzione al dramma nigeriano. Innanzi tutto capire chi c’è dietro Boko Haram».

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