Libia: il premier Jibril: intervento armato? Fu già un disastro nel 2011

Mahmoud Jibril: un nuovo intervento militare della comunità internazionale sarebbe un errore gravissimo.

Libia: il premier Jibril: intervento armato? Fu già un disastro nel 2011
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18 Febbraio 2015 - 09.25


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In un’intervista alla Stampa Mahmoud Jibril, premier del governo provvisorio libico nel 2011, leader dell’Alleanza delle forze nazionali, ha affermato che “Un nuovo intervento militare della comunità internazionale sarebbe un errore gravissimo. Ma è anche vero che il tentativo di dialogo portato avanti dall’inviato speciale delle Nazioni Unite, Bernardino Leon, non sta producendo i risultati sperati”.

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Secondo il premier “Per aiutare la Libia la comunità internazionale dovrebbe far cadere l’embargo, consentendo all’esercito libico di potersi equipaggiare di armi”. Poi “andrebbe imposta una quarantena, chiudere gli spazi aerei e marittimi alle forniture illegali di armi alla Libia da Paesi arabi e non. Infine cancellare le sanzioni sui beni libici all’estero per poter utilizzare quei beni per acquistare cibo, medicinali e anche armi per combattere i terroristi”. Una missione Onu di peacekeeping, aggiunge Jibril, dovrebbe essere “almeno una forza di pace composta da contingenti arabi e musulmani che rispondano alle direttive del governo libico. Se vi fossero truppe non musulmane, i terroristi griderebbero alla crociata anti-musulmani. Così il loro esercito farà proselitismo anche in Libia”.

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