Il primo ministro francese, Manuel Valls, non si scoraggia e rincuora la gauche dopo il 21% alle amministrative che relega il Partito socialista al terzo posto, ben lontano dal 25-26% del Front National e dal quasi 30% del centrodestra UMP-UDI. Agli inviti del Front National a dimettersi, risponde: “Tutti sanno che rimarrò al mio posto”.
Bene il Front National di Marine Le Pen, ma non come avrebbe voluto la ‘dama nera’. Benissimo Nicolas Sarkozy, che già si vede di nuovo all’Eliseo dopo il trionfo neogollista alle cantonali di ieri. Benino il Partito socialista di François Hollande e Manuel Valls, che tutto sommato regge e non crolla contrariamente a tutte le previsioni. La Francia si sveglia nell’era del tripartitismo: questo il leit-motiv dei commenti del giorno dopo le amministrative che ridisegnano il Paese. Il Front National di Marine Le Pen, che per la prima volta potrebbe conquistare domenica prossima uno o più dipartimenti, si insedia definitivamente come terzo partito accanto alla destra di Nicolas Sarkozy che si unisce con il centro UDI e vince, e a una gauche divisa che perderà il governo di 30 dipartimenti, ma evitando il crollo annunciato. Le Pen tenta di cantar vittoria – siamo il primo partito, tuona – ma senza convincere: il Front è isolato e non può allearsi con nessuno, mentre centro-destra e centro-sinistra superano ciascuno il 35% grazie proprio alle alleanze. Al ballottaggio, la coalizione UMP-UDI – che ha arginato l’onda del Front National ma la cui tenuta politica è tutta da dimostrare – è in buona posizione per strappare almeno 15 dipartimenti alla gauche.
Gli ultimi risultati – ancora parziali – diffusi in Francia dal ministero dell’Interno per le amministrative vedono il centrodestra UMP-UDI al primo posto con il 29,51%, FN al secondo con il 24,9% e il Partito socialista al terzo con il 21%. I definitivi sono attesi in giornata. Lo scrutinio procede lentamente, il sistema è maggioritario e quindi il conto dei voti non corrisponde alle vittorie nei dipartimenti e il sistema inedito del voto per “binomio” uomo-donna rende ancora più complicato un quadro del risultato.
La destra UMP di Nicolas Sarkozy, unita ai centristi UDI, è saldamente in testa allo scrutinio mentre la sinistra, divisa, rischia di perdere domenica prossima al ballottaggio la maggioranza in una trentina di consigli generali. Il Front National, che i sondaggi della vigilia davano ancora più favorito, si qualifica per il secondo turno in un cantone su due ma non ottiene l’exploit sperato.
La sinistra evita il crollo ma deve preoccuparsi di una pesante sconfitta, non soltanto nelle cifre ma anche politica. Non è riuscita a compattarsi e lo score ipotetico del 36,2% se fosse unita (contro il 36,5% della destra) esiste soltanto sulla carta. Il PS, che alle europee dell’anno scorso aveva raggiunto il minimo storico del 14%, ottiene il 21% ma le sue spaccature anche a livello locale con il Front de Gauche e con i Verdi (quasi spariti a livello nazionale, attorno al 2%) priveranno la gauche di un gran numero di seggi e presidenze di assemblee locali.
Le Pen, “siamo noi gli unici vincitori” – Una Marine Le Pen trionfante si è presentata stamattina davanti alle telecamere di BFM TV dopo i risultati del Front National nel primo turno delle amministrative di ieri.
Per lei “il Front National è l’unico vincitore” di queste elezioni e i francesi “dicono basta con i socialisti”. Quanto ai commenti che parlano di delusione rispetto ai sondaggi della vigilia, la Le Pen ha commentato: “avevo detto molto chiaramente, il 20% è un buon risultato, il 25 è un trionfo…abbiamo preso 360.000 voti in più rispetto alle europee, quindi è un vero, grande successo”.
Rispetto alle cantonali 2011, il Fn ha fatto registrare 10 punti percentuali in più, raggiungendo il suo massimo storico in un’elezione in Francia. Per la Le Pen, il premier socialista Manuel Valls “perde totalmente la bussola”: “si è presentato ovunque come il capo della campagna del partito socialista – ha detto – che ha subito una sconfitta storica. Il blocco di sinistra passa dal 50% del 2011 al 36% e in questa coalizione il PS è a un livello ridicolo mentre è al potere. Quando si fallisce bisogna trarne le conclusioni, altrimenti è il regno dell’irresponsabilità permanente”. “I francesi – ha detto ancora – dicono basta con i socialisti, l’hanno detto alle europee, l’hanno detto alle amministrative e lo diranno alle regionali”.
Valls, “tutti sanno che resterò al mio posto” – Il primo ministro francese, Manuel Valls, non si scoraggia e rincuora la gauche dopo il 21% alle amministrative che relega il Partito socialista al terzo posto. Agli inviti del Front National a dimettersi, risponde: “tutti sanno che rimarrò al mio posto”.
Valls ha invocato “l’unione di tutta la sinistra” al ballottaggio di domenica prossima, confermando che il PS è stato eliminato in 500 cantoni fin dal primo turno. La scelta di Nicolas Sarkozy di non indicare agli elettori UMP di votare PS nel caso di duelli con l’estrema destra è “un errore morale e politico”, secondo Valls. “Il partito socialista – ha detto il premier – ha resistito meglio del previsto. Con i suoi alleati di sinistra e radicali ha realizzato attorno al 28%, quindi più del Front National. Ora dobbiamo mobilitare gli astensionisti e riunire la sinistra, che si è presentata in ordine troppo sparso, troppo divisa al primo turno per conservare il massimo di cantoni e di dipartimenti”.
Salvini, giornalisti italiani imbarazzanti su Le Pen – “Leggo i titoli di televisioni, agenzie e giornali italiani sul risultato del Fn di Le Pen e li trovo imbarazzanti: frenata Le Pen, delusione Le Pen, Le Pen al palo. Cose da non credersi! Le Pen ha ottenuto il miglior risultato di sempre”: lo ha detto Matteo Salvini parlando a Radio Padania. “I giornalisti italiani sono imbarazzanti – ha aggiunto – ma non fermano certo il mare con un secchiello”. (ANSA).
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