Il ministero spagnolo degli interni ha aperto un’inchiesta sul possibile invio di armi dalla città autonoma di Melilla a una cellula della jihad collegata allo Stato Islamico, smantellata domenica scorsa in Marocco.
Secondo fonti dell’antiterrorismo citate oggi dai media, l’indagine ha preso le mosse da una segnalazione ricevuta dalle autorità marocchine, dopo il sequestro delle armi a una rete formata da almeno 13 presunti terroristi aderenti allo Stato islamico e che pianificavano attentati, arrestati in nove città del paese magrebino. Le armi, sette pistole automatiche e 400 proiettili di diverso calibro, sono state sequestrate nel corso dell’operazione e, secondo le prime indagini degli inquirenti marocchini, potrebbero provenire dall’enclave spagnola in Marocco.
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