A bocciarle è il rapporto ‘Sootfree Cities’, che esamina le misure messe in pista da 23 città europee in 16 Paesi, per fronteggiare le emissioni del settore trasporti, in particolare le famigerate polveri sottili (Pm10) e il biossido di azoto (NO2).
Roma e Milano non fanno abbastanza per ridurre l’inquinamento dell’aria, rispetto alle prime della classe in Europa. Lo studio è prodotto da Bund/Friends of Earth Germany, con il sostegno delle 140 organizzazioni dello European Environmental Bureau (EEB). In Italia il voto peggiore tocca alla Capitale, che si ritrova al 18/o posto in fondo alla lista insieme a Dublino, Glasgow, Madrid, subito prima di Lisbona e Lussemburgo, le pecore nere della classifica.
Mentre le città europee virtuose hanno pensato ad ampliare le opzioni di modalità ‘verdi’ di trasporto, come mezzi pubblici, spostamenti in bicicletta e a piedi. “La nostra classifica mostra che le città in Europa hanno lottato contro l’inquinamento dell’aria per via dei limiti Ue”, spiega Arne Fellermann di Bund/Friends of the Earth Germany. “Sebbene il 90% degli europei in città respirino ancora un’aria poco salutare, Copenhagen, Stoccolma, Vienna o Berlino hanno rispettato – o dovrebbero farlo nei prossimi due anni – i valori limite Ue. Zurigo ha già fatto progressi andando oltre la normativa europea” aggiunge Fellermann.
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