La Nra, potente lobby delle armi negli Usa, ancora non commenta ufficialmente la strage di Charleston. Ma uno dei suoi leader, Charles Cotton, critica il pastore ucciso: “Otto persone sarebbero ancora vive se avesse permesso di portare le pistole in chiesa. Innocenti sono morti a causa della sua posizione su una questione politica”.
Anche per Richard Feldman, uno dei leader della Indipendent Firearms Owner Association, l’associazione dei proprietari di armi da fuoco, “è tempo che i proibizionisti accettino il fatto di avere una certa responsabilità nel fatto che ci sono persone innocenti a cui vengono negati gli strumenti per difendersi”. “E credo che questo fine settimana le armerie saranno piene di gente”, ha aggiunto Feldman, ricordando come di solito a una strage e alla conseguente evocazione di una stretta sulle armi segue sempre un’impennata delle vendite di pistole e fucili.