Crisi Grecia: ecco i contenuti dell'accordo

Sono molto dure le condizioni imposte ad Atene per ottenere il terzo salvataggio da 82-86 miliardi. In cambio, si apre ad un riscadenzamento del debito.

Crisi Grecia: ecco i contenuti dell'accordo
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13 Luglio 2015 - 16.59


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Di seguito i dettagli dell’accordo che ha evitato la ‘Grexit’, ma che irrigidisce molto le proposte presentate da Tsipras giovedì scorso.

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Quattro riforme da approvare entro mercoledì tra cui pensioni e Iva. Il ritorno della Troika ad Atene e la creazione di un fondo dove confluiranno asset statali che saranno ‘monetizzati’ per generare 50 miliardi di euro che andranno a ripagare il debito Esm. Sono queste alcune delle condizioni imposte ad Atene per ottenere il terzo salvataggio da 82-86 miliardi. In cambio, si apre ad un ‘riscadenzamento’ del debito, ma solo quando saranno attuate tutte le richieste.

Quali riforme? Per recuperare la fiducia, il Governo greco deve fare approvare entro mercoledì in Parlamento la riforma dell’iva, l’abolizione delle baby pensioni, assicurare l’indipendenza dell’ufficio di statistica, creare il ‘Fiscal Council’ previsto dal Fiscal Compact per controllare i bilanci. Entro il 22 devono passare anche l’adozione del Codice di procedura Civile e la direttiva di risoluzione delle banche (BRRD) che vieta l’intervento degli Stati nelle banche. Nel medio termine deve prevedere misure più dure sul mercato del lavoro come l’introduzione dei licenziamenti collettivi, e l’abolizione della contrattazione collettiva. E deve ‘depoliticizzare’ la p.a., ovvero svuotarla dei membri di Syriza che ora la occupano. Infine, deve compensare o abolire le riforme attuate dal Governo in questi mesi, ad eccezione di quelle umanitarie. Tutte le riforme saranno monitorate dalla Troika, che torna ad Atene.

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Fondo per debito. E’ stato il punto più controverso su cui Tsipras si è battuto fino alla fine, evitando almeno che fosse messo in Lussemburgo. Avrà sede in Grecia e sarà gestito assieme alle istituzioni europee. Ci finiranno asset statali che saranno privatizzati o ‘monetizzati’ in altro modo, fino a generare 50 miliardi di euro, 25 dei quali andranno a ricapitalizzare le banche e il resto ad abbattere il debito con l’Esm.

Cosa riceverà in cambio Atene? In cambio di queste misure, Atene avrà l’ok al terzo salvataggio da 82-86 miliardi di euro dell’Esm, più un’apertura a ‘riscadenzare’ il debito, ma solo quando tutte le misure saranno attuate. Nel frattempo, le sue esigenze finanziarie (7 miliardi entro il 20 luglio e 5 entro metà agosto) saranno coperte con un ‘finanziamento ponte’ che discuterà l’Eurogruppo a partire da oggi. Nel piano di aiuti entrerà anche il Fmi, ma dopo marzo 2016 perché fino a quella data è in vigore il vecchio programma con Washington.

Bild delusa, 86 miliardi per i greci! “86 miliardi per i greci!”. Lo scrive Bild on line, titolando sull’accordo raggiunto a Bruxelles su Atene. “Svolta nel grexit-dramma – si legge -: dopo tutte le promesse sul fatto che non ci sarebbe stato un terzo pacchetto di aiuti…86 miliardi per i greci!”. Sulla edizione cartacea, uscita prima dell’intesa, il tabloid di Axel Springer che per settimane ha agitato una campagna pro- Grexit aveva scritto: “Europa morbida, Schaeuble duro”.

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