Il ministro Gentiloni ha parlato chiaramente sulla questione siriana: “Da parte americana è chiarissimo che non c’è nessuna possibilità di uno scambio” con la Russia tra Siria e Ucraina. Gentiloni in un’intervista a La Stampa ha anche aggiunto: “Per la Siria non basta qualche strike aereo, serve un disegno di transizione politica che porti all’ uscita di Assad ma senza lasciare vuoti di potere che oggi sarebbero riempiti dal terrorismo. Dunque, il coinvolgimento della Russia può essere molto utile per la transizione politica. Ma non certo con i bombardamenti su bersagli controversi”.
Paolo Gentiloni Ha poi sottolineato sul tema della Libia che il Paese “negli ultimi 4-5 mesi ha fatto molti passi avanti, bisogna ricordare che all’inizio le diverse parti non entravano nemmeno nella stessa stanza”, osserva il ministro. “Ora il punto di discussione è sui cinque nomi del Consiglio del governo. Occorre fare in fretta perché il 20 ottobre scade il parlamento di Tobruk. L’ultimo miglio di una trattativa è sempre il più complicato. Stiamo lavorando ostinatamente, è in agenda oggi una nuova riunione di Leon con le controparti in Marocco”.
Gentiloni ha poi smentito che l’Italia non sia influente in politica estera: “svolge un ruolo centrale: del resto ci troviamo nel Mediterraneo, all’incrocio delle maggiori crisi, e abbiamo un ruolo fondamentale anche in altri contesti, come l’Afghanistan, grazie alla qualita’ delle nostre forze armate”. Il titolare della Farnesina definisce infine “un errore tragico e non giustificabile” il bombardamento all’ospedale di Medici senza frontiere.