Catalogna accelera: verso una nostra repubblica

Il nuovo parlamento di Barcellona, si appresta a votare una risoluzione nella quale si dichiara iniziato il processo di creazione della repubblica indipendente.

Catalogna accelera: verso una nostra repubblica
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27 Ottobre 2015 - 15.45


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Una mozione breve, ma che fa scalpore. Solo due fogli, dove viene spiegato che non saranno rispettate eventuali decisioni della giustizia spagnola, in particolar modo del tribunale costituzionale “organo ormai delegittimato”. Questa volta la rottura è “formalizzata” con il regno di Spagna.

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Non è un atto qualunque, tanto che dopo appena un’ora e mezza il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy convoca i giornalisti per una dichiarazione urgente: «Quella di oggi è una provocazione. Lo Stato utilizzerà tutti gli strumenti a disposizione per impedire che i propositi di questa mozione vengano realizzati». Tra gli strumenti ce n’è uno estremo e inedito: la sospensione dell’autonomia, previsto dalla costituzione, ma mai attuato nella storia della democrazia.

Il governo prima di reagire formalmente dovrà aspettare che il parlamento catalano, approvi la mozione presentata oggi. E’ un passo scontato, vista la maggioranza assoluta delle forze secessioniste, così l’esecutivo ha già pronte le contromosse. La prima sarà il ricorso al tribunale costituzionale contro la legge catalana che istituisce l’inizio del processo indipendentista.

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Le schermaglie giuridiche hanno una scadenza: il 20 dicembre, data delle elezioni politiche spagnole. Con un nuovo governo la vicenda potrebbe cambiare in un senso o in un altro: con un esecutivo di sinistra, si riaprirebbe il dialogo tra Madrid e Barcellona, con una conferma della destra, lo scontro si andrebbe a radicalizzare.

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