Domande semplici semplici. Solo a porle capisco che si rovescia addosso il camion della nettezza urbana mediatica che non vuole si pongano domande in tempo di guerra. Ma qualcuno dovrà pur farlo: Erdogan da che parte sta?
Massacra i curdi, secondo la sua illuminata idea che il popolo curdo debba essere sterminato e che, democraticamente, non possa proclamare la propria indipendenza. Autodeterminazione dei popoli: non pervenuta. I curdi lamentano indulgenze turche nella guerra contro l’Isis, aiutini e aiutoni per il Califfato in chiave anti democratica e anti curda. Oggi ha fatto abbattere un caccia russo, col pericolo di innescare nella regione una spirale di violenza. Ma soprattutto: ha fatto abbattere un caccia russo in volo contro l’Isis, ossia contro quello che dovrebbe essere un nemico comune.
Oppure ci sfugge qualcosa? Io direi che in questa battaglia contro l’Isis, che definirei più propriamente per l’occupazione e lo sfruttamento delle aree di maggior interesse strategico, ci sfuggono tanti elementi. Intanto, a proprosito di doppiezza di Erdogan, non minore sembra la doppiezza dei suoi alleti della Nato che predicano lotta a suon di bombe e non lesinano armi a Paesi e gruppi in affari che poi riforniscono l’Isis. E coprono gli affarucci ricchi di chi traffica col petrolio dell’Isis, garantendo ai tagliagola del Califfato la ricchezza che ha.
Dietrologia? Mah, forse no. Tante, troppe cose poco chiare in questa fase in cui la democrazia è sempre più oscurata dalle necessità securitarie che, ovviamente diminuiscono spazi di libertà e di conoscenza.
Argomenti: nato