A pochi giorni dal primo anniversario della presa di ostaggi in una [url”cioccolateria a Sidney”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=66631&typeb=0&sidney-blitz-della-polizia-morti-e-feriti[/url], la polizia australiana ha messo le manette a cinque persone sospettate di avere legami con il terrorismo. Tra di loro c’è anche un ragazzo di soli 15 anni e un ventenne. I piani includevano attacchi a edifici governativi e a civili.
Il vice commissario della Sicurezza Nazionale, Michael Phelan, ha detto che nell’ambito della stessa inchiesta, oltre ai due giovani, altre tre persone erano già state arrestate con la stessa accusa.
Il ragazzo e il ventenne, da tempo sotto sorveglianza, sono stati arrestati durante una serie di incursioni nei sobborghi occidentali di Sydney. Giovani anche i tre altri arrestati (di 21, 22 e 22 anni). Se condannati, i quattro adulti rischiano una condanna fino a 15 anni di carcere.
Il vice commissario ha precisato che gli arresti non sono legati a una nuova minaccia terroristica, ma al complotto scoperto un anno fa facendo scattare una serie di incursioni a Sydney nel dicembre 2014. L’edificio governativo nel mirino dei terroristi probabilmente era uno della polizia federale. E’ stata l’analisi scrupolosa dei documenti sequestrati nelle incursioni di un anno fa a portare alle incriminazioni, ha detto Phelan. Gli investigatori non ritengono tuttavia che il complotto fosse motivato da una direttiva di militanti dell’Isis.