Istanbul, il kamikaze aveva chiesto asilo

Il 28enne Nabil Fadli è un siriano nato in Arabia Saudita, che ha presentato la domanda di asilo all'ufficio dell'immigrazione di Zeytinburnu, a Istanbul.

Nabil Fadli
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13 Gennaio 2016 - 20.03


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Il kamikaze che ieri ha ucciso 10 turisti stranieri, tutti tedeschi, a Istanbul aveva chiesto asilo in Turchia il 5 gennaio scorso, una settimana prima dell’attacco.

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L’attentatore, il 28enne Nabil Fadli, un siriano nato in Arabia Saudita, avrebbe presentato la domanda di asilo all’ufficio dell’immigrazione di Zeytinburnu, a Istanbul, in compagnia di altri 4 uomini. Nei giorni successivi Fadli, appena entrato in Turchia dalla Siria, sarebbe rimasto nell’indirizzo di residenza dichiarato di Istanbul. Le indagini sono in corso per cercare di identificare i suoi accompagnatori.

Sono 6 i feriti nell’attentato di ieri a Istanbul che si trovano ancora ricoverati in ospedale, mentre gli altri 9 sono già stati dimessi. I feriti sono tutti tedeschi a parte un norvegese e un peruviano. Due dei tedeschi sarebbero in gravi condizioni.

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Intanto Berlino ha mandato un team di investigatori a Istanbul per fare luce sulle responsabilità della strage. Si tratta degli esperti del Germany’s Federal Criminal Police Office, l’equivalente dell’Fbi americano, che aiuterà le autorità turche nelle indagini. Il portavoce del ministero dell’Interno, Johannes Dimroth, ha detto che ancora è prematuro dire se dietro l’attacco ci sia l’Isis.


Premier: “Altri 4 sospetti fermati”
. Altri quattro sospetti sono stati fermati dalla polizia. Lo ha annunciato il premier Ahmet Davutoglu, confermando il collegamento tra l’attentatore e gli jihadisti dell’Isis.


Il Papa: “Dio converta i violenti”
. “Vi invito a pregare per le vittime dell’attentato avvenuto a Istanbul: il Signore converta i cuori dei violenti”. Lo ha detto Papa Francesco prima di concludere l’udienza generale del mercoledì in Vaticano. “Il Signore dia pace eterna ai defunti, conforto ai familiari e fermezza solidale all’intera società”, ha aggiunto il Pontefice.

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Boldrini chiama Lammert: profonda vicinanza. La presidente della Camera Laura Boldrini ha telefonato al presidente del Bundestag, Norbert Lammert, per esprimergli la solidarietà sua personale e dell’intera Camera dei deputati. “Ho voluto far sentire al presidente Lammert la nostra profonda vicinanza di fronte ad una minaccia che si conferma purtroppo globale. Il terrorismo di matrice islamista – ha dichiarato Boldrini – colpisce con ferocia ovunque, e alle democrazie è richiesto di intensificare e coordinare quanto più possibile i loro sforzi per una risposta comune che sia all’altezza del pericolo”.

Merkel: sono in lutto per i nostri connazionali. “Sono in lutto per i nostri connazionali”. Lo ha detto Angela Merkel parlando delle 10 vittime tedesche rimaste uccise nell’attentato di Istanbul. La cancelliera e’ intervenuta a una manifestazione a Friburgo. “Esprimiamo la nostra partecipazione alle famiglie, alle quali e’ stato arrecato un dolore senza fine con la perdita dei loro cari”, ha aggiunto, invitando il Paese a non darsi per vinto al terrorismo anche dopo il mortale attacco. “La nostra liberta’ si imporra’ al terrorismo, di questo sono convinta”, ha concluso la cancelliera.

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