Lo stato Islamico controlla buona parte dei territori libici e adesso sta costituendo un “esercito di poveri” reclutandone i membri dai paesi vicini e offrendo loro fino a mille dollari per l’arruolamento. Lo affermano i responsabili dei servizi di intelligence libici, citati in esclusiva dal Telegraph.
Le reclute dell’Is provengono da alcuni dei paesi vicini e tra i più poveri dell’Africa, come il Ciad, il Mali e il Sudan. I funzionari libici, scrive il quotidiano britannico, ammettono la propria impotenza di fronte a questo afflusso di combattenti, molti dei quali per entrare in Libia userebbero le stesse rotte percorse dai migranti africani che cercano di raggiungere l’Europa.
Anche il colonnello Gheddafi prima della caduta del suo regime, reclutò migliaia di mercenari africani da inserire nel suo esercito e da impiegare nella soppressione della rivolta di 5 anni fa. Proprio Sirte, città natale dell’ex dittatore libico, tra le fila dell’Isis compaiono sempre più combattenti africani di colore al fianco di siriani e iracheni, che compongono i ranghi superiori e la leadership del gruppo terroristico.