Hillary Clinton “potrebbe essere considerata un membro fondatore dell’Isis”: così l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani sferra un duro attacco contro la frontrunner per la nomination democratica, puntando il dito contro il suo operato da segretario di Stato, in particolare sul ritiro dall’Iraq. In un’intervista con Fox News, Giuliani ha precisato che Hillary Clinton in questo senso ha delle responsabilità “in quanto parte di una amministrazione che si è ritirata dall’Iraq. Che non è intervenuta in Siria al momento appropriato”.
I sondaggi. Hillary Clinton batterebbe facilmente Donald Trump nelle elezioni di novembre, ma al momento è ancora impegnata in un testa a testa con Bernie Sanders nella battaglia della primarie. E’ quanto emerge dai risultati degli ultimi sondaggi, tra i quali quello della Cnn che mostra come in un duello per la Casa Bianca la democratica vincerebbe il 56%, mentre il repubblicano si fermerebbe al 42%.
Le notizie più preoccupanti arrivano però da un sondaggio Bloomberg che indica come il senatore del Vermont sia ancora, a livello nazionale, un avversario temibile per l’ex segretario di Stato, dal momento che viene dato addirittura in vantaggio con il 49%, praticamente alla pari in effetti con il 48% della Clinton.
La democratica al momento è in vantaggio nella conta dei delegati, 1223 a 920 – che però bisogna ricordare è ‘drogata’ dal fatto che Clinton ha il sostegno di 426 super delegati, vale dire non eletti ma legati al partito, contro i 26 di Sanders – ma questi risultati, uniti al fatto che il senatore continua ad attirare migliaia di persone ai suoi comizi, come i 30mila dei giorni scorsi nello stato di Washington, rischiano di diventare un problema politico per l’ex segretario di Stato.
Ma il dato forse più sorprendente, e preoccupante per i front runner dei due partiti, del sondaggio è che Sanders non solo batterebbe Trump a novembre, ma lo farebbe con un vantaggio più consistente di quello della Clinton: 24 punti contro i 18 dell’ex segretario di Stato.
Sull’altro fronte, poi, l’unico candidato repubblicano che avrebbe qualche chance di vittoria a novembre è il governatore dell’Ohio John Kasich, unica speranza dei moderati repubblicani rimasto in campo, e lontano terzo nella conta dei delegati, dopo Ted Cruz che anche verrebbe sconfitto sia da Clinton che da Sanders a novembre.
In uno scontro con la Clinton infatti vincerebbe di misura, con un vantaggio di 4 punti. Ma, lui che è stato l’apripista delle leggi anti-sindacali nel Mid West post industriale, verrebbe sconfitto dal ‘socialista’ Sanders.