L'esercito Usa si allarga nei Balcani: altri soldati in Europa

I piani di Washington di aumentare la propria presenza militare in Europa orientale sono stati accolti da esperti in Bulgaria e Romania.

L'esercito Usa si allarga nei Balcani: altri soldati in Europa
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6 Aprile 2016 - 12.24


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L’annuncio che gli Stati Uniti schiereranno un’altra brigata corazzata nell’Europa orientale è stato accolto favorevolmente dagli esperti di Bucarest e Sofia, come prova dell’ impegno per la sicurezza collettiva della NATO di fronte all’ assertività della Russia nella regione.Washington la scorsa settimana ha annunciato l’intenzione di distribuire circa 4.500 soldati, che ruoteranno attraverso Bulgaria, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia e Romania in esercitazioni militari congiunte.

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“Questo piano di dislocazione dell’ esercito continua a dimostrare il nostro approccio forte ed equilibrato per rassicurare i nostri alleati della NATO di fronte ad una Russia aggressiva in Europa orientale e altrove”, afferma un comunicato stampa del Pentagono. In Bulgaria, le notizie dagli Stati Uniti piani hanno coinciso con l’approvazione da parte del governo di approvazione di un importante piano di revisione militare che vale oltre 1,2 miliardi di euro. I deputati bulgari hanno dato un via libera a tre progetti di investimento che prevedono l’acquisto di nuovi aerei da combattimento e navi pattuglia multifunzionali, oltre che di revisionare un minimo di dieci jet “MiG-29”.

Sorprendentemente, nessuna reazione è venuta neppure dal partito socialista bulgaro, BSP, e da quello filo-russo di estrema destra ATAKA, che si oppongono tradizionalmente a qualsiasi mossa per fronteggiare Mosca . Il ministero della Difesa bulgaro aggiunge che in base ad un accordo tra i governi di Bulgaria e gli Stati Uniti, a partire dal 2006, ogni anno si svolgono eventi di formazione congiunta “che contribuiscono ad aumentare la conformità operativa tra le forze armate dei due Paesi”.

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Il ministero aggiunge che, in linea con la tendenza verso l’aumento delle attività militari congiunte tra partner della NATO, nel 2016 verranno svolti più di 30 corsi di formazione coinvolgendo forze di terra, aviazione e marina. Nessuna reazione ufficiale invece è giunta alla mossa degli Stati dalla Romania, che in passato ha chiesto più volte una presenza della NATO più forte in Europa orientale.Gli analisti della regione però commentano diffusamente l’annuncio del Pentagono: “Ogni passo compiuto da Stati Uniti o dalla NATO nel suo complesso aumentano la sicurezza nella regione. La presenza di truppe avanti sui fianchi orientali dell’Alleanza è un forte deterrente per eventuali possibili mosse provocatorie russe, che hanno più probabilità di verificarsi nel Baltico – commenta Paul Ciocoiu, responsabile della pubblicazione sicurezza regionale “Balkandefense” – Mosca sta diventando più consapevole delle sue azioni e l’aggressione in Ucraina ha risvegliato una Alleanza che è ora in grado di intraprendere intese e di adeguarsi alla situazione. Nonostante alcune mosse assertive ed i messaggi propagandistici che invia, Mosca sta diventando sempre più consapevole del fatto che nell’Europa orientale ha spento i suoi radar”.

Yordan Bojilov, direttore del “Security Forum” di Sofia, aggiunge che la decisione degli Stati Uniti di aumentare la propria presenza militare ha due dimensioni principali:”Il problema principale è l’incertezza nel comportamento della Russia, anche se non vi è alcuna diretta minaccia militare convenzionale per la Bulgaria. La decisione del Pentagono di posizionare una brigata corazzata in più sul fianco orientale dell’Europa non cambia l’equazione globale e più probabilmente vuol essere un segnale che nuove “linee rosse” sono in corso di elaborazione”.

I funzionari russi segnalano però che Mosca potrebbe reagire al piani Usa di dispiegare nuove unità corazzate nell’Europa orientale: “Noi non siamo osservatori passivi, prendiamo costantemente tutte le misure militari che riteniamo necessarie per controbilanciare questa presenza rinforzata che non è giustificata da nulla – avverte Aleksandr Grushko, rappresentante permanente di Mosca presso la NATO – di certo, risponderemo in modo totalmente asimmetric”.Grushko non approfondire la sua dichiarazione, ma ha detto che le azioni della Russia corrisponderanno alla sua “comprensione della portata della minaccia militare, in modo non estremamente costoso ma molto efficace”.

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Fonte: BIRN

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