Talebani, autobomba a Kabul: almeno 40 morti

L'attacco aveva per obiettivo la sede dell'Unità speciale dei servizi di intelligence. Secondo fonti del ministero della Sanità afghano, i feriti sono oltre 300.

 Autobomba a Kabul
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19 Aprile 2016 - 14.59


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Il bilancio dell’attacco suicida di stamani a Kabul è salito a 40 vittime: lo ha reso noto un funzionario afghano. Si è trattato di un attentato coordinato contro un’agenzia responsabile della protezione di alti funzionari del Paese, che è stato realizzato anche con l’uso di un’autobomba. I feriti sono 320 e sono stati trasferiti in vari ospedali della capitale, ha detto il portavoce del ministero della Salute Ismail Kawusi.

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Un attentato suicida realizzato con un’autobomba ha scosso stamani, attorno alle 9 locali, l’area di Puli Mahmood Khan di Kabul, dove si trovano le ambasciate. L’attacco aveva per obiettivo la sede dell’Unità speciale dei servizi di intelligence (Nds) per la protezione dei Vip. Il presidente dell’Afghanistan, Ashras Ghani, che ha condannato l’attacco, si è limitato a parlare di “numerose vittime”. Dopo l’attentato le forze afghane hanno ingaggiato uno scontro a fuoco.

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A condurre l’attacco sono stati due uomini, ha spiegato un portavoce della polizia di Kabul Basir Mujahid, dicendo che uno si è fatto esplodere con il camion bomba e l’altro ha ingaggiato una sparatoria con le forze afghane. “Almeno quindici uomini (delle unità di protezione, ndr) sono rimasti uccisi”, ha detto un funzionario della Direzione nazionale della sicurezza (Nds) parlando a condizione di anonimato.

L’attentato è stato rivendicato dai talebani. Lo ha precisato oggi l’emittente privata Tolo News. Il portavoce del ministero dell’Interno, Siddiq Siddiqi, ha confermato che l’attacco è stato opera di un kamikaze.

Gentiloni a militari italiani: fieri di voi “L’Italia è fiera del lavoro che avete fatto, un esempio da mostrare a tutti i contingenti in Afghanistan”: lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni incontrando i militari italiani a Herat. Il ministro ha ricordato che “dopo quasi 15 anni dal nostro impegno, fatto anche di tragedie, i frutti si vedono in modo evidente. La sfida del terrorismo è ancora aperta ma grazie a voi si ricomincia a vivere civilmente e si creano le condizioni migliori per la costruzione di pace”.

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Il ministro degli Esteri, sconfiggeremo il terrorismo. “Il governo afghano è impegnato per difendere il suo popolo, questi attacchi selvaggi non potranno distruggerci, e sconfiggeremo il terrorismo anche con l’aiuto dei partner stranieri”. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Salahuddin Rabbani, al termine di un incontro con il collega Paolo Gentiloni. “La sicurezza è sotto nostra responsabilità ma chiediamo ai Paesi vicini di supportare la pace, non la violenza”, ha aggiunto riferendosi al Pakistan, accusato di boicottare i negoziati afghani. Quindi, ha ringraziato l’Italia per l’impegno negli ultimi 15 anni, anche pagato con il sangue: “Lo ricorderemo sempre”, ha spiegato.

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