Il tribunale di Oslo: violati i diritti umani di Breivik

Il killer 37enne aveva denunciato lo stato norvegese per detenzione disumana. Ricordiamo, però, che nel 2011 ha ucciso 77 persone

Il tribunale di Oslo: violati i diritti umani di Breivik
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20 Aprile 2016 - 16.46


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Un killer che però ci tiene ai suoi diritti. E sì, parliamo di nuovo di Anders Behring Breivik, l’attentatore responsabile della morte di 77 persone negli attacchi compiuti a Oslo e sull’isola di Utoya il 22 luglio 2011). Un tribunale di Oslo ha stabilito che i diritti umani di Breivik sono stati violati in carcere.

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Lo Stato norvegese era stato chiamato in causa dal 37enne per “detenzione disumana”. L’estremista sta scontando una condanna a 21 anni, da solo in un’ala di massima sicurezza del carcere di Skien, a circa 100 km a sud-ovest della capitale Oslo. Un isolamento che ha definito “una tortura”, che “viola la Convenzione europea sui diritti umani”.

Il tribunale di Oslo ha sentenziato che Anders Breivik sta subendo “trattamenti inumani e degradanti” in quanto viene mantenuto in isolamento totale da circa cinque anni. Come si legge nella dichiarazione del tribunale, la Corte “è giunta alla conclusione che il regime carcerario implica un trattamento inumano di Breivik”.

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Il tribunale ha però respinto un’altra richiesta del killer, contrario al controllo della sua corrispondenza, legittimo per la corte.

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