Reportage di Goran Tomasevic e di Isabel Coles da Umm al-Dhiban, un angolo remoto dell’Iraq dove sul campo di battaglia è nata un’alleanza improbabile tra un’organizzazione curda di sinistra e una milizia tribale araba, insieme contro l’Isis. “Il caos a volte produce cose inaspettate”, ha detto il capo della forza tribale araba, Abdulkhaleq al-Jarba. “Dopo Daesh (Stato islamico), la mappa politica della regione è cambiata. C’è una nuova realtà e noi siamo parte di essa.” Nella provincia di Ninive questa “nuova realtà” è nata nel 2014, quando l’esercito ufficiale non è riuscito a difendere la zona Sinjar dall’Isis che ha cominciato a eliminare la popolazione yazida. A quel punto esponenti del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) sono venuti in soccorso dalla Siria: è nata la gratitudine degli yazidi, ed è stata istituita la Resistenza Unità Sinjar (Ybs), espressione democratica e di sinistra sul territorio. A quel punto la convergenza tra gli arabi della tribù Shammar e Ybs contro l’Isis è stata naturale. Un’alleanza con idee diverse sul dopo-Isis: la milizia araba vuole ristabilire l’autorità di Baghdad su questo retroterra arido, mentre Ybs è in missione per stabilire il proprio modello di società basato sulla filosofia del leader del Pkk Abdullah Ocalan che ipotizza una forma di democrazia dal basso in contrapposizione al controllo statale centrale.
Nelle donne la forza della Resistenza unita del Sinjar
Nascita del gruppo di Ybs che nella zona del Sinjar combatte sul campo al fianco delle tribù arabe contro l'Isis.
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11 Maggio 2016 - 16.47
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