La Russia contro il G7: assurdo ribadire le sanzioni

Il vice ministro degli Esteri Serghiei Riabkov: pretestuose le richieste sull'Ucraina

Il presidente russo Putin
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27 Maggio 2016 - 11.20


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La tensione continua e il vertice giapponese non ha certo contribuito a farla diminuire: le dichiarazioni del G7 sulla necessità di prolungare le sanzioni contro la Russia sono “assurde, perché i partecipanti di questa struttura pongono l’esecuzione degli accordi di Minsk” per il conflitto ucraino “come condizione per abolire le sanzioni”: lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Serghiei Riabkov.

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“La richiesta di ritirare le forze straniere dal Donbass non ha a che fare con la realtà perché non ci sono truppe straniere nel Donbass”, ha aggiunto il vice ministro ribadendo la posizione di Mosca, che respinge le accuse di sostenere i separatisti del sud-est ucraino con armi e combattenti. “La seconda richiesta, che riguarda il ripristino del controllo del confine” da parte ucraina “è inserita negli accordi di Minsk come tappa finale della loro esecuzione”, ha affermato Riabkov accusando il G7 di “mettere ancora una volta il carro davanti al cavallo” e Kiev “di non mettere in atto gli accordi di Minsk nei punti chiave”. 

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