La polizia sotto inchiesta per le botte ai manifestanti
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La polizia sotto inchiesta per le botte ai manifestanti

Una violenza contro i dimostranti a tratti feroce. Documentata, però. E ora gli autori sono nei guai.

Le botte a Nairobi
Le botte a Nairobi
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globalist Modifica articolo

29 Maggio 2016 - 16.45


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Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato una galleria fotografica sulle violenze in piazza contro i dimostranti. Una scena sempre più consueta, a Nairobi come a Parigi o in Italia. Chi protesta viene legnato. Ma certo è che a Nairobi davanti a telecamere e fotografi hanno picchiato veramente duro. E sono arrivati i provvedimenti necessari.
Ecco un video di Ap che racconta la giornata.

L’uomo preso a calci e picchiato con bastoni da tre agenti di polizia si pensava fosse morto. Invece se l’è cavata. Il suo nome è Boniface Manono, 36 anni. “Ringrazio Dio che sono vivo. Avrei potuto morire “, ha detto Manono. “Quando ho visto il modo in cui mi è stato preso a calci…” La protesta era guidata dall’ex primo ministro Raila Odinga, che ha perso le elezioni più recenti contro l’attuale presidente Uhuru Kenyatta. Odinga ha promesso manifestazioni ogni lunedì fin quando la commissione non stabilirà se le elezioni sono state regolari o meno.
Amnesty International ha sollecitato ha condannato la violenza: “I pestaggi brutali della polizia sono illegali secondo la legge del Kenya, quella regionale e internazionale”, ha detto Muthoni Wanyeki, un funzionario regionale di Amnesty International.

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