Non ci sarebbe evidenza tra l’espolsione avvenuta ieri sera intorno alle 20,30 ora locale (le 2,30 in Italia) nel quartiere Chelsea a Manhattan e il terrorismo. A dirlo è stato il sindaco di New York, Bill De Blasio, nel corso di una conferenza stampa. L’attentato, che ha causato il ferimento di 29 persone delle quali 24 ricoverate in ospedale, “è stato un atto intenzionale”, ha ribadito De Blasio, sottolineando che si è trattato di un “incidente molto grave”, ma “non ci sono prove in questo momento di un legame con il terrorismo”, ma ha poi aggiunto che è ancora “troppo presto per dare ulteriori dettagli sull’indagine”.
Un funzionario della Casa Bianca ha detto che il presidente Barack Obama è costantemente informato della situazione. Secondo quanto ha riferito il commissario della polizia di New York, James O’Neill, “le cause esatte dell’esplosione non sono state ancora determinate”.
L’esplosione ha causato il ferimento di 29 persone, ma, secondo quanto ha detto De Blasio, “tranne una, gli altri non sono gravi e nessuno in pericolo di vita”. Il sindaco ha tentato di tranquillizzare gli abitanti della Grande Mela, assicurandoli che “dopo l’11 settembre New York è diventata la città meglio attrezzata al mondo per affrontare i pericoli del terrorismo”.
La stessa tesi è stata confermata anche oggi dal governatore di New York, Andrew Cuomo, che ha precisato che non “non esiste prova di una connessione al terrorismo internazionale”. Cuomo ha spiegato che “a titolo precauzionale” saranno schierate “mille unità di polizia dello Stato di New York e della guardia nazionale” per la sicurezza degli obiettivi sensibili come le stazioni.