Germania, avanza la destra post nazista, crollo Spd e Merkel

Berlino al voto: i socialdemocratici primo partito, ma mancano i numeri per avere la maggioranza assoluta.

Angela Merkel
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18 Settembre 2016 - 18.55


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Su Angela Merkel torna lo spettrpo del Meclemburgo-Pomerania, dov’era finita dietro i populisti dell’Afd, crolla al 17,6%. Uno schiaffo per la cancelliera. 

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 I risultati definitivi delle elezioni regionali a Berlino, forniti dall’ufficio elettorale, confermano forti perdite per Spd e il Cdu della Merkel, l’ascesa dell’ultra destra populista di Afd, il sorpasso della Linke sui Verdi, il rientro dei liberali dell’Fdp nel Senato.

L’Spd resta primo partito con il 21,6% (-6,7 rispetto al 2011) seguito dalla Cdu con il 17,6 (-5,7). Per i due partiti e’ il peggior risultato dal dopoguerra a Berlino. Seguono Linke con il 15,6 (+3,9), i Verdi con 15,2 (-2,4), Afd con il 14,2 (assenti 5 anni fa) e l’Fdp con 6,7 (+4,9).

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Per Merkel l’incubo sarebbe stato scivolare in terza posizione, ma anche un risultato troppo sconvolgente dell’Afd, che già in alcuni sondaggi era dato al 14%. La cancelliera continuerà a subire i malumori dei suoi avversari e degli alleati bavaresi della Csu, ma la sua poltrona ballerà meno rispetto a quanto avevano pronosticato i più pessimisti. Qualcuno aveva persino avanzato l’ipotesi di un passo indietro.

In ogni caso è chiaro anche da quest’elezione regionale che l’intero quadro politico della Germania si sta trasformando: i partiti si moltiplicano, gli scenari diventano più incerti. A Berlino sono sei le formazioni che hanno superato la soglia del 5% e che siederanno in Parlamento, uno in più rispetto ad ora. 

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